Mario Andrea Morbelli, alias #THEMORBELLI, non è né un musicista né un pittore. È un artista, punto. I suoi testi ironici e il suo sound che spazia tra vari generi lo rendono uno degli artisti emergenti più unici e interessanti. Ecco cosa ci ha detto.
#THEMORBELLI. E ricordiamoci l’#. Ciao Mario! Non posso non chiederti come è nato questo nome.
Ciao raga, che figata l’intervista inaspettata!!! Beh, il nome è frutto di una battuta che pesca dallo slang del Film Amici Miei, il Mascetti, quindi: il Morbelli che americanizzandolo diventa THEMORBELLI, che tutti si ostinano a scrivere separatamente ma, prima o poi, non ci sarà più bisogno di specificarlo hahahah.
Parlaci un po’ di come e quando è iniziata la tua passione per la musica. È sempre stato il tuo sogno diventare musicista?
Certo, da quando avevo 16 anni. Chiaro è che il mio approccio alla disciplina è arrivato in modo ignorante. Ho coltivato la scrittura e per assecondare la mia attitudine di stonato il Rap è stata una scelta naturale. A marzo uscirà il mio primo Romanzo dopo due dischi da indipendente e questo per me è un cerchio che si chiude. Le persone quando ascoltano le mie cose mi parlano sempre dei testi e dell’effetto boomerang che hanno. Mi dicono che al primo ascolto si accorgono del flow, come si dice in gergo, ma poi quando hanno più tempo, tipo in un viaggio in macchina, si accorgono delle parole e questa è la cosa che mi interessa di più. La musica serve a portare in braccio le parole, ma se le parole non sono importanti è un peccato.
Parlaci di “Bananalità”. Com’è nato questo pezzo?
Abito in una cittadina di Provincia Piemontese di Confine e siamo circondati da bellissimi paesaggi e architetture ma anche di razzismo, ignoranza e falsità. Mi sono fatto spazio nella vita sempre un po’ alla cieca e in questi ultimi due anni ho cambiato registro e modo di selezionare le amicizie e le parole della gente. Invidia e cattiveria sono sempre in agguato ma io per primo ho smesso di assecondarle e mi sto nutrendo di aria nuova, per quanto possibile da queste parti. Partecipo a molti Poetry Slam con i miei testi, e Bananalità la sparo sempre a metà spettacolo e la gente sembra sempre incuriosita.
Com’è il tuo rapporto con i tuoi collaboratori/producer come Benihana Boy o Penacho?
Loro sono produttori americani che mettono on line le loro strumentali, succede di scriversi due mail ma non c’è proprio un rapporto diretto; io compro online le loro produzioni dopo ore di preascolti. Per molti anni ho collaborato con un socio che risponde al nome di Massimiliano Zaccone, frontman degli Yum (una Band funky soul e psichedelia), ma per questo disco ho deciso di americanizzarmi totalmente. Bella Maci, lo saluto.
Spazi tra l’indie, il rap e beat elettronici. Secondo te, c’è un genere che rispecchia di più la tua musica, o preferisci non etichettarla?
Sì sì etichettatemi pure che sennò l’internet non mi indicizza, hahaha. Ho scoperto che crescendo cambio prospettiva e quindi, come Picasso, credo di stare facendo un percorso metaforicamente a colori. Periodo Blu, periodo Rosso, periodo Nero eccetera, capito? Vecchia Scuola poi Trap, SpaceHop e, perchè no, Indie, che tra l’altro per gioco sto facendo uscire delle canzoni registrate in casa solo con chitarra e voce. Due le ho suonate io e le altre un chitarrista che di nome fa Marco Scurria detto SCOOTER. Mi sto divertendo a fare finta di essere innamorato. Poi porto avanti con il mitico Andrea Scagnelli detto Il Narra (Bunkercafè Cassine) uno spettacolo di reading Concerto e musica elettronica curata da lui in tutto e per tutto. I racconti sono i miei. “Nessuno se ne accorse – Literature show” se voleste veder di che si tratta (Facebook). Ora sta per uscire il terzo disco Full Band con Andrea Norese al Basso, Paolo Patanè alla Batteria, Giorgio Viviani alla chitarra per le sessioni live mentre le registrazioni raccolte in due anni lunghissimi sono state curate solo da Norese, Andrea Calvo, Giuseppe Marchelli e Sciammaca, le voci e il master mixing ha cura del sopracitato Maci.
www.audiomokette.com (marchetta hahahah)
Il titolo sarà #scualomaiale.
L’hashtag c’è sempre insomma. Musicista, ma non solo. Sei anche un artista-pittore! Dipingi ancora oggi oppure ti dedichi soltanto alla musica? Immagino che non preferisci una cosa piuttosto che un’altra, giusto?
Dipingo come un pazzo, Fratello!!! Un sacco di gente mi chiede cosa preferisco fare di tutte queste cose e io rispondo chiedendo all’interlocutore: Ma tu preferiresti essere sordo, cieco o muto? Bingo! Posso mandare un Bacio a tutti i miei collaboratori che sono: la Cantante Lucia Branda detta SKY, che la potete sentire nel Brano AMERICANA; il Mio Factotum per i video (perché tutti i video me li faccio da solo); il Super Tecnico Davide aka Mr Train. Francesco Pisano che mi aiuta per la Parte Web; Silvia Casule che mi fa da sorella; Luca Moretti per le foto che vedete qui in BN che spaccano, e poi tutti quelli che mi amano in senso lato e non.
Che figata fare le interviste mainstream hahahhaha, grazie ragazzi.
Grazie a te, e in bocca a lupo per il futuro!