Ogni giorno scopriamo nuovi talenti tra i tanti artisti del catalogo Soundreef. Oggi abbiamo chiacchierato con Pietro Caramelli, chitarrista dell’interessante band ‘La Teiera di Russell’, attivo anche con il progetto solista ‘Noah Pax’.
Ciao Pietro, piacere di conoscerti. Raccontaci un po’ di te della band e del nuovo progetto solista. Innanzitutto come e quando nasce ‘La Teiera di Russell’?
La Teiera di Russell nasce nel 2014 dall’incontro di tre amici in sala prove e dalle conseguenti interminabili jam session di pura improvvisazione, senza nessuna pretesa di dare una forma completa, seguendo un continuo flusso creativo. L’accrescersi di un legame soprattutto umano tra i tre componenti ha portato alla continuazione del progetto e al rilascio del primo disco “NMR” dopo solo un anno dalla fondazione.
Che approccio alla composizione avete di solito con la band? Come nascono i vostri brani?
Come vedi oggi la scena post-rock e math-rock in Italia ed in Europa?
Che momento storico sta vivendo più in generale oggi la scena italiana? Pro e contro.
Per definire i pro e contro di questo periodo storico credo non basti essere un veggente. Mi limito a dire che in relazione alla situazione anche sociale il nostro paese sta vivendo un momento culturale molto strano e contraddittorio.
Parlando invece del percorso ‘solista’, che tipo di esperienza è invece ‘Noah Pax’?
Noah Pax nasce come progetto sperimentale di home recording su alcune canzoni scritte tra il 2015 e il 2017 ed è stato portato dal vivo in poche occasioni. Recentemente, dopo l’incontro con il duo di musica elettronica W/him sono riuscito a registrare il primo EP ufficiale che non vedo l’ora di fare uscire.
Perchè Soundreef?
Soundreef mi ha permesso di affacciarmi al mondo del diritto d’autore in modo chiaro e trasparente, cosa che per i primi anni in cui suonavo vedevo come un lato oscuro e, alle volte pericoloso da affrontare da indipendente.
Grazie mille e in bocca al lupo, Pietro!