I musicisti indipendenti hanno sempre perso i
propri introiti a causa delle modalità con cui le società di gestione
collettiva dei compensi hanno tradizionalmente ripartito i diritti d’autore.
Pensiamo che sia giunto il momento che finalmente ottengano il denaro e il
riconoscimento che meritano per la loro musica.
Lo scorso16 luglio 2013, abbiamo corrisposto
royalty semestrali ai nostri affiliati per la terza volta nella storia
dell’azienda della nostra azienda. I risultati sono stati eccezionali, sia per
noi che per i titolari dei diritti. In appena sei mesi, alcuni fornitori di
contenuti hanno guadagnato 79,705 euro, mentre alcuni dei nostri migliori
musicisti hanno totalizzato, solo per la riproduzione musicale da radio
in-store, circa 2,350 euro in un semestre.
Con l’attuale sistema di società di gestione
collettiva, questi artisti non guadagnerebbero gli stessi proventi nemmeno se le loro tracce
fossero trasmesse su una radio FM nazionale. Siamo orgogliosi quindi di essere
stati in grado di sostenere i musicisti indipendenti nei due ambiti che contano
veramente: far si che le loro opere siano ascoltate ed essere sicuri che
vengano retribuite. A differenza di molti altri utilizzatori musicali, rendiamo
pubblici i nostri dati. Il che significa che compositori, etichette
discografiche ed editori sanno esattamente quanto saranno pagati e da dove
provengono i loro compensi.
In
media, paghiamo 0,050 euro per ogni passaggio musicale, che è quasi 17 volte di
più dei 0,004 dollari (0,003 euro) che li artisti indipendenti dichiarano di ricevere da Spotify (purtroppo non siamo ancora in grado di
verificare questo dato con precisione, dal momento che Spotify non pubblica le
cifre corrisposte).
Le band indipendenti con almeno dieci brani
registrati su Soundreef, con noi percepiscono una media di 428 euro ciascuno.
Quelle più ascoltate hanno guadagnato circa 2350 euro solo nell’ultimo
semestre! Ai nostri editori, alle etichette discografiche e alle biblioteche
musicali che hanno incassato maggiormente sono stati corrisposti 79.705 euro
– riscuotendo un introito enorme, pari a
238.304 euro da quando si sono registrati con noi!
Si
tratta di cifre da capogiro. Tanto per dare un’idea, la maggior parte dei
membri di una società nazionale di gestione collettiva ha difficoltà a
guadagnare abbastanza dai propri diritti d’autore per arrivare a saldare le
spese per il rinnovo della quota associativa, figuriamoci se si può parlare di
profitti! E questo succede soprattutto in Italia, dove tra il 50 % e il 60% degli iscritti non
arriva a raccogliere royalty a sufficienza per coprire il proprio abbonamento annuale. (http://www.altroconsumo.it/vita-privata-famiglia/nc/news/intervista-a-giorgio-assumma-presidente-della-siae).
Non solo i nostri artisti vengono pagati, ma
sono anche ascoltati! Ogni mese 47 milioni di persone sentono la musica di
Soundreef in 3700 negozi di 11 paesi nel mondo e il 99 % delle imprese che
riproducono musica per la loro clientela rinnovano il proprio abbonamento. I
nostri clienti hanno la possibilità di scegliere da un database composto da
152.430 canzoni, con nuovi brani aggiunti ogni giorno.