‘The Sound of my Club’ è la rubrica dedicata ai direttori artistici e agli organizzatori di eventi. Volevamo dar voce a chi si occupa di organizzare concerti e portare la musica sui palcoscenici. Oggi abbiamo chiacchierato con Fabio, direttore artistico dell’OFF di Lamezia.
Ciao Fabio, che tipo di eventi organizzi ed in quali location?
Noi organizziamo in due differenti location.
Alle Officine Sonore di Lamezia Terme facciamo un concerto a settimana e alle Officine Sonore di Catanzaro Lido due eventi settimanali.
I due locali hanno il medesimo nome e lo stesso logo ma con due differenti colorazioni.
Facciamo musica dal vivo, come sai, originale e non facciamo cover band.
Ovviamente organizziamo anche delle serate dj set con producer e dj di rilievo sia a livello nazionale che europeo, portando set internazionali da Londra o da Berlino. Oltre ai live anche questo è un ambito che curiamo molto nelle altre serate.
Solitamente che tipo di band o generi favorite nella vostra programmazione?
Diciamo che apprezziamo e proponiamo un po’ tutto… fatta esclusione per le cover band ovviamente.
Si va dall’elettronica, al rock, al punk. Unica eccezione programmiamo poco cantautorato perché personalmente non mi piace tanto… ma cerchiamo comunque di dare spazio a tutte le proposte interessanti.
Come è l’offerta di live music nella vostra zona, dalle parti di Lamezia? E’ corretto pensare che nella zona non ci siano molte proposte per quel che riguarda la musica dal vivo?
Guarda… ti dico che ti posso raccontare una storia al contrario rispetto a quel che si pensa. Lamezia è una città dove, quando ho aperto io, non c’era musica dal vivo e, nell’arco di 4 o 5 anni, hanno aperto 12 locali a meno di 150 metri da me di cui altri 2 fanno musica dal vivo. E spesso nella stessa serata di venerdì abbiamo in contemporanea artisti anche di grosso calibro… della serie magari io gli Omosumo, sopra Cosmo e dall’altra parte altre proposte rilevanti. Quindi a Lamezia possiamo dire che la proposta di musica dal vivo è diventata significativa.
A Catanzaro Lido, invece, è diverso. Non c’è un posto dedicato alla musica live e io, da buon imprenditore, sto andando a penetrare il mercato.
Da organizzatore come ti sembra questo momento storico della musica in Italia?
Io sono speranzoso che torni la musica dal vivo. Soprattutto quella rock suonata… delle band. E’ un’onda che va e viene e spero che adesso possa tornare. Detto questo, forse è una domanda troppo ampia… Non riesco a rispondere nello specifico.
E tra gli artisti che hai fatto suonare all’OFF quali sono quelli che ti sono rimasti più impressi?
Sono tanti. L’anno scorso abbiamo fatto una rassegna dedicata alla musica elettronica ed hanno suonato gli Anudo, che secondo me sono un gruppo che spacca. Poi i Calibro 35 ovviamente. Sono un’esperienza sonora che consiglio sempre. Poi Omosumo, i primi Underdog e molti altri. E’ difficile menzionarli tutti…
In generale mi piace definirmi un avanposto… Nel senso mi piace rimanere in quella dimensione in cui faccio il gruppo spesso internazionale da cachet non elevato.
E tra l’altro tanti sono di Soundreef.
Per me è più importante avere il gruppo sconosciuto svedese per poi avere un confronto con una cultura diversa dalla nostra rispetto a fare soldout con il gruppo italiano del momento. Non è una regola poi… ogni tanto faccio anche io cose con più ‘hype’.
In ogni caso io credo che un gruppo per crescere abbia bisogno di spazi come questo.
Ad esempio, anche i Kutso hanno suonato qui, subito dopo hanno suonato al Primo Maggio e l’anno successivo a Sanremo.
Ce ne sono tanti che partono dal basso e passano da noi.
Che idea ti sei fatto di Soundreef? E’ cambiato qualcosa nel mercato del Diritto d’Autore con l’ingresso di Soundreef?
Sicuramente Soundreef è una novità positiva.
Ha messo a nudo delle criticità della SIAE.
Ha avuto i meriti di mettere in risalto alcune problematiche evidenti nell’ambito della gestione dei diritti d’autore.
Lo dico perché, tra l’altro, faccio parte di KeepOn e queste sono problematiche che trattiamo da tempo.