Roma, 23 novembre 2018. Ennesimo stop per l’ex monopolista dell’intermediazione dei diritti d’autore. Dopo la condanna per abuso di posizione dominante inflittale dall’Autorità Antitrust, oggi, il Tribunale di Roma ha sospeso il procedimento promosso nel 2014 da SIAE, rimettendo gli atti alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, aderendo di fatto all’eccezione sollevata dalla stessa Soundreef secondo la quale la vigente disciplina italiana (voluta dall’ex Ministro Franceschini) non sarebbe in linea con quanto imposto dalla direttiva Barnier.
La Corte Europea potrebbe quindi confermare che Soundreef non ha agito in concorrenza sleale in quanto – almeno dal 2014 – aveva diritto di operare in Italia.
“Una decisione – spiega Davide D’Atri, AD Soundreef S.p.A. – decisamente importante che riconosce – anche se non ancora in maniera definitiva – quello che sosteniamo sin da quando siamo entrati nel mercato italiano: l’intermediazione dei diritti d’autore in Europa è libera e aperta a chiunque – sia esso Organismo di gestione collettiva dei diritti o entità di gestione indipendente – voglia farsi carico di gestire i diritti di autori ed editori rispettando le regole europee e garantendo trasparenza, efficienza e, soprattutto, rispetto per la libertà di scelta di chi mette la propria creatività, il proprio ingegno e la propria arte a disposizione della collettività.”
“Ancora una volta – aggiunge D’Atri – abbiamo scongiurato l’ennesimo tentativo di fermare il progresso e la libertà di scelta di autori ed editori. Siamo molto felici per questo rinvio alla Corte di Giustizia Europea, era ciò che auspicavamo sin dall’inizio per poter far luce, in una sede così autorevole, sulla materia e veder stabilito un precedente definitivo, storico e valido in tutta la Comunità Europea”.
“Ora – conclude l’AD di Soundreef – non resta che sperare che il Governo – tramite il Sottosegretario Vito Crimi e il Sottosegretario Gianluca Vacca, proceda con il completamento della liberalizzazione del mercato del diritto d’autore, per poi giungere a una riforma organica del settore”.
“In una manciata di settimane – aggiunge Guido Scorza, il legale che assiste Soundreef sin dall’inizio della sua battaglia per la libertà di mercato – abbiamo partecipato alla scrittura di due pagine importanti nella storia del diritto d’autore in Italia: prima l’ex monopolista condannata dall’Antitrust per aver abusato della propria posizione dominante nei confronti innanzitutto degli autori e poi del mercato e oggi, finalmente, il Tribunale di Roma solleva, davanti alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, il sospetto che anche la nuova disciplina italiana della materia dell’intermediazione dei diritti d’autore sia incompatibile con le regole dell’Unione e, soprattutto, irrispettosa della libertà che tali regole garantiscono ad autori ed editori di tutta Europa”.