Esce oggi il videoclip del nuovo singolo della cantautrice siciliana. E noi abbiamo avuto il piacere di scambiare qualche parola con lei…
Ciao Roberta! Dopo “Non è vero”, arriva il tuo secondo singolo “Bisogni primari”. A che punto della tua carriera arriva?
Ciao, sono passati mesi dall’uscita di “non è vero”, il mio primo singolo, che è stato un banco di prova importante. È stata la mia prima vera esperienza con il mercato musicale e tutto ciò che gli gira intorno, promozione, ufficio stampa, concerti. Sono stati mesi impegnativi in cui, tra la promozione del singolo e i concerti, ho lavorato in studio insieme ai miei musicisti per ultimare gli altri brani e trovare il modo migliore per presentarli. Oggi esce il videoclip di “bisogni primari” e sono davvero felice di iniziare questa nuova avventura.
Come mai lo hai scelto come secondo singolo? Cosa possiamo aspettarci da questo brano?
“Bisogni Primari” è uno dei brani scritti insieme a Toti Poeta (cantautore e produttore) con il quale spesso collaboro. Ho scelto questo pezzo come nuovo singolo perché mi sembra avere un senso importante, è tra le ultime cose che ho scritto e sia testo che arrangiamento sembrano avere aperto una nuova identità in cui mi rispecchio molto. La canzone rivaluta quelli che da sempre definiamo Bisogni Primari. Il senso di libertà, l’emancipazione, l’affermazione personale, sono necessari tanto quanto dormire, mangiare, respirare. Bisogni Primari esprime la voglia di dare priorità al benessere personale, a tutto ciò che ci fa sentire vivi, di prendere le distanze dalle consuetudini e le apparenze sociali e ricercare sempre quello che più ci fa stare bene.
L’ultima volta che ci siamo sentiti ci hai raccontato della campagna Musicraiser che hai realizzato per finanziare il tuo album. Che novità puoi raccontarci? Hai già una data di uscita dell’album?
Si, la campagna crowdfunding è stata molto utile a coprire i costi per la produzione dell’album. Ho realizzato una tiratura super limitata per i sostenitori, sia in cd che in vinile realizzati a tornio, mentre al pubblico era uscito giusto il primo singolo. La grande novità è che dal lancio di “bisogni primari” verrà pubblicato su tutti i digital store un singolo al mese fino a novembre. Vista la velocità con cui si “consuma” la musica mi è sembrato il miglior modo per dare valore ad ogni brano e per tentare di far conoscere a più persone possibili il mio progetto in tutte le sue sfaccettature.
Industria: pensi ci sia un collegamento tra la musica ascoltata dai giovani oggi e la situazione socio-politica nel Paese?
Da sempre la musica e l’arte più in generale rappresenta lo specchio della società. Cambiando il linguaggio, i bisogni e le priorità di un Paese, la musica si trasforma a sua volta. Non amo quando il contemporaneo prevale sulla poesia, quando, ad esempio, si utilizza forzatamente una terminologia in voga per essere più incisivi. In fondo si sa che le più belle canzoni non hanno tempo, nel senso che potrebbero essere state scritte oggi come cinquant’anni fa e le senti sempre attuali. Per quanto mi riguarda faccio musica per stare bene, direi che è un mio bisogno primario, sono certamente condizionata da ciò che mi circonda ma tento di essere sempre molto personale senza farmi condizionare dalle mode del momento.
Quanto spazio si da ai giovani artisti in Italia oggi? Credi sia più facile emergere all’estero?
Credo sia molto difficile emergere in Italia. Nonostante si pensi che si siano aperti nuovi spiragli come è stato per l’avvento dell’Indie, che ha portato nuovi volti nella scena nazionale, credo che le produzioni investano ancora oggi su quello che rappresenta il fenomeno del momento tentando di riportare in sella nomi già noti, sfornando duetti a cui non avrei mai pensato. Ma credo che bisogna provare a portare avanti le proprie idee e cercare di trovare il proprio spazio. Purtroppo, non ho una visione chiara di quello che è il mercato estero, mi sono appena presentata a quello italiano ma penso che la lingua potrebbe rappresentare un impedimento.
Prossimi passi? Sappiamo quanto ti piace suonare dal vivo: dove possiamo venire a sentirti?
Il palco è probabilmente l’aspetto che più mi spinge a fare musica, già dalla pubblicazione del primo singolo ho iniziato a collezionare chilometri in furgone insieme ai miei musicisti. Durante il periodo estivo suonerò in qualche festival, per lo più in Sicilia, e viste le uscite dei singoli nei prossimi mesi stiamo programmando un ricco tour autunnale che partirà a novembre. Vi tengo aggiornati sui Social.