Abbiamo avuto occasione di incontrare Riccardo Inge, cantautore milanese che ha affidato a Soundreef la gestione dei propri diritti. Ha partecipato come vocalist a Rockin1000 ed ha appena pubblicato il suo EP di esordio “Giorno di festa“. Ce lo siamo fatti raccontare.
Ciao Riccardo, è appena uscito il tuo primo singolo “Cosa resterà di noi”, accompagnato da un videoclip girato sulla diga del Vajont. Come è andata? Coime è nato il brano? Che tipo di lavoro hai fatto?
Si tratta di un lavoro iniziato circa un anno fa quando decisi di lanciarmi in un percorso da solista. Dopo la fine del progetto musicale con la mia band precedente avevo ancora voglia di mettermi in gioco e di provare a togliermi qualche soddisfazione.
L’ho fatto cercando di mostrare chi sono davvero, non solo attraverso la mia musica: ho fatto realizzare un vestito doppio che potesse mostrare la mia doppia anima da cantautore e da ingegnere. Ho voluto mostrare anche visivamente lo scontro che vivo quotidianamente, senza dover creare un personaggio a tutti i costi.
‘Cosa resterà di noi’ è l’espressione di tutte le paure e le riflessioni sul futuro. Un dialogo con la propria coscienza. Quante volte ci siamo chiesti guardandoci attorno “ma se andiamo avanti così, cosa resterà di noi?” La diga nel video rappresenta quello che ci divide, quando abbiamo più bisogno di rimanere uniti. Non fu facile organizzare le riprese, chiedere le autorizzazioni e mantenere la concentrazione sotto un diluvio durato 24 ore. Ma sono davvero felice per il risultato finale.
In “Cosa resterà di noi” c’è il featuring del compianto Cranio Randagio, purtroppo prematuramente scomparso. Come è arrivata questa collaborazione? Ci piacerebbe dedicargli un pensiero anche in questa sede.
Ho conosciuto Vittorio (aka Cranio Randagio) alcuni anni fa durante un concerto con il precedente progetto. Siamo rimasti in contatto proponendoci sempre di fare una collaborazione. Prima che andasse a X-Factor gli feci sentire il provino di ‘Cosa resterà di noi’: si vedeva che mancava qualcosa che potesse completare il brano. Per me è stato un grande orgoglio aver avuto le sue rime su una mia canzone. La dedico con tutto il cuore a lui, a tutta la sua famiglia e a tutti quelli che hanno ‘tolto i sassi dalle scarpe e sono volati via come gabbiani’.
Dopo questo singolo, che progetti hai?
L’EP ‘Giorno di festa’ è uscito in contemporanea con il singolo e video. Ho alcuni concerti in acustico che sto già portando avanti dallo scorso anno per farmi conoscere e sto preparando la scaletta per i concerti elettrici con la mia nuova band.
L’obiettivo è quello di crescere e dare credibilità al progetto che deve diventare interessante sopratutto agli occhi dei proprietari dei locali. Puoi avere le canzoni più belle del mondo, ma purtroppo non è sufficiente. Così come per i booking e le etichette. Suonare dal vivo rimane comunque il punto di riferimento come ho sempre fatto in passato. Nel frattempo preparerò il video del secondo singolo e lavorerò su nuove canzoni per poter completare l’album che ho in mente.
Sei stato una delle voci di Rockin1000. Che tipo di situazione è stata? Che cosa ti ha lasciato quell’esperienza?
E’ stata un’esperienza pazzesca. Ho partecipato sia al primo video del 2015 (quello della richiesta ai Foo Fighters) che al mega concerto allo stadio di Cesena del 2016. Entrambe le situazioni mi hanno lasciato qualcosa e, nonostante il primo anno sia stato più sorprendente, il concerto allo stadio davanti a più di 10000 persone lo racconterò di sicuro ai miei nipoti. L’elemento più bello è stato conoscere tanti musicisti e cantanti che avevano solo voglia di suonare insieme. Anche i momenti delle prove (a volte estenuanti sotto un caldo tremendo) sono stati dei fattori di unione unici.
Perchè hai scelto Soundreef?
Ho scelto Soundreef perchè volevo avere più controllo delle mie attività come musicista. Da SIAE ricevevo papiri di carte senza aver davvero la percezione di sapere come e dove erano state conteggiate determinate riproduzioni. Sono curioso di provare il prima possibile tutti i servizi a partire dalla gestione dei live e passando per il servizio molto interessante di background music. Si tratta di una esperienza nuova, ma che ho scelto dopo essermi informato a lungo; credo nella bontà del progetto e spero davvero possa diventare un punto di riferimento per giovani cantautori come me.