Dopo due anni, siamo tornati a chiacchierare con Gabriele Poso – percussionista e polistrumentista siciliano dal background internazionale, con un album in uscita a ottobre (Tamburo Battente), anticipato oggi dal singolo La Bola.
L’ultima volta che ci siamo sentiti stavi per portare in tour un disco registrato in presa diretta, con l’obiettivo di restituire l’esperienza del live. Che ci dici del nuovo album?
Quella è stata una scelta creativa, istintiva. Per questo non può ripetersi. Tamburo Battente è registrato con un approccio molto più minimale. L’ho registrato da solo e ho usato l’elettronica perché volevo che avesse una personalità da dancefloor, volevo che fosse un inno al ballo, alla vita.
È una reazione all’anno appena trascorso? Tu sei uno di quegli artisti che stanno in tour quasi tutto l’anno, come hai vissuto il cambiamento?
All’inizio ne ho approfittato per riposare perché, appunto, venivo da un lungo tour. Quando a giugno sono rientrato in studio, volevo creare un antidoto al momento, ma sempre con lo stesso scopo: comunicare gioia di vivere. Le percussioni, i tamburi sono un mezzo di comunicazione primordiale, un suono che impariamo a riconoscere prima ancora di nascere, che ci unisce e ci mette in contatto.
Quindi che sonorità dobbiamo aspettarci?
Essenziali: un tappeto armonico molto semplice, con dei tappeti ritmici invece più strutturati. Io voglio che le persone tornino a ballare sulla mia musica, che tornino a dirmi che la associano a un momento felice. Che poi la musica questo fa: mentre la ascolti, cambia la tua vita – anche solo un po’ e solo in quel momento, ma lo fa.
Quindi aspetti solo di tornare sul palco?
Sì, soprattutto da settembre – ho già delle date in Italia, un festival a Tirana e stiamo definendo altri live in Europa, per poi spostarci fuori dalla prossima primavera.
Cosa ti aspetti dai prossimi live?
Io mi aspetto che la gente si diverta e condivida il momento. Su come sarà suonare di nuovo dal vivo, c’è tanta incertezza, soprattutto per la stagione invernale. Sicuramente Tamburo Battente, per come è stato composto, è un album che renderà bene sul palco, ma le limitazioni ci sono e sono penalizzanti, economicamente e artisticamente.
Pensi che in questo contesto il tipo di dati e statistiche che ti fornisce Soundreef sia utile?
Sì, decisamente – io non sono la persona più concreta del mondo, lo ammetto, però avere accesso a quelle informazioni è importate, a maggior ragione in questo momento. Disegnano un quadro preciso della propria audience, e quindi sono la base più solida su cui poggiare le strategie per il futuro.
Grazie Gabriele – La Bola è fuori ovunque da oggi, e voi potete ascoltarlo qui: https://gabrieleposo.fanlink.to/labola