Dopo il lancio delle nuove tariffe per le licenze sui live che rendono più sostenibile la cultura per artisti ed organizzatori, parliamo delle innovazioni introdotte con i responsabili di due giovani e promettenti etichette italiane: Ermanno Becchis di Calista Records e Alfredo Esposito di Subcava Sonora.
Quali vi sembrano gli elementi innovativi interessanti di questo nuovo tariffario Soundreef per le licenze?
Ermanno Becchis, Calista Records: A mio parere ci sono 2 principali elementi innovativi riguardo il nuovo tariffario Soundreef.
1. È più proporzionale: il costo della licenza non dipenderà più dalla capienza del luogo che ospita il live o dai biglietti venduti, ma dal cachet dell’artista che si esibisce.
2. È più stimolante: l’artista vede salire dal 68% al 75% la sua quota sul prezzo della licenza.
Alfredo Esposito, Subcava Sonora: L’elemento innovativo è il parametrare l’effettivo volume di una serata al cachet dell’artista.
Il tariffario agisce per macrofasce, che sono state studiate tenendo conto di scaglioni sicuramente realistici:
€ 300, 750, 2000 e oltre, questi numeri tengono conto del mercato reale.
Bisogna ragionare sul fatto che in questo modo il costo della licenza si basa su di un parametro molto più equo ed effettivo: se pago ad un artista l’ammontare X, posso ipotizzare che probabilmente la spesa relativa ad imbastire tutta l’organizzazione sia regolato in maniera abbastanza proporzionale e quindi più equa
Leggendo tra le righe del tariffario, si può inoltre notare come l’introito diretto dell’artista risulti uguale al 75% del prezzo pagato per la licenza, e questo, se guardiamo a quanto offerto dalla SIAE, conferisce al lato economico della faccenda un aspetto quasi miracolistico.
Credi che queste sperimentazioni per creare una cultura sostenibile per artisti ed organizzatori possano avere un impatto sulla scena musicale in Italia?
Ermanno Becchis, Calista Records: Non ho una risposta certa sull’ampiezza di impatto che un cambiamento simile può portare alla scena musicale italiana. Sicuramente bisogna procedere per sperimentazioni e conseguenti valutazioni – ogni momento storico ha le sue peculiarità e, in questo momento, la Versione Beta del nuovo sistema Soundreef mi sembra la migliore soluzione per tutti coloro che vogliono essere tutelati in maniera trasparente ed efficace. In futuro, noi di Calista Records porteremo avanti la scelta di essere la prima netlabel italiana a tutelarsi interamente con Soundreef Live.
Alfredo Esposito, Subcava Sonora: Aspettavamo un’innovazione del genere da anni, questa può essere una di quelle leve utili a sbloccare il mercato che ad oggi sta perpetrando un azione contraria agli interessi degli artisti, dei promoter e dei live club. Certo, bisogna superare tanta diffidenza, servono personalità capaci di far comprendere ai promoter e direttori artistici come funziona il tutto e qual è la convenienza per loro e per i musicisti.
C’è un pò di sudditanza psicologica pro-SIAE, e questo è indubbio, soprattutto per gli artisti mediamente affermati.
A mio parere, almeno per un periodo iniziale, l’utilizzo di queste licenze risulterà quindi fondamentale soprattutto per i club piccoli che ricadrebbero nella fascia di cachet under 300€, ed è proprio lì che secondo me si doveva puntare ad uno sblocco.
Volendo fare un paragone calcistico, ora i piccoli club ed i gruppi musicali non ancora emersi rappresentano la “cantera”, la primavera di un club calcistico protesa ad affacciarsi alla Champions League.
Tra un pò saranno i piccoli talentuosi musicisti diventati grandi a riuscire ad ottenere cachet più alti, alimentando il sistema e generando a cascata un’ottimizzazione della gestione delle royalties.
Le nuove tariffe, senza dubbio, puntano nella giusta direzione.