No ai Monopoli. Trasparenza obbligatoria. Amministrazione migliorata. Delega della gestione dei Diritti.Questi sono gli ingredienti della nuova era delle Società di Collecting.
Abbiamo bisogno di un unico mercato digitale Europeo che funzioni per i creatori, per i consumatori e per le società di servizi” (Commissario per il Mercato Interno e per i servizi Michel Barnier)
La Commissione Europea si è riunita Mercoledì 11 Luglio per discutere in merito alla modernizzazione dell’industria delle Royalties. A seguito di quest’incontro hanno pubblicato la nuova direttiva, sottolineando che le Società di Collezione Compensi devono garantire trasparenza, devono pagare i detentori dei diritti puntualmente, e devono comprendere di non essere più a capo di un monopolio. Le nuove tecnologie digitali non hanno confini restrittivi: per le Società di Collezione Compensi Nazionali Europee è arrivato il momento di aggiornarsi e mettersi in pari. Le ragioni per il cambiamento sono piuttosto evidenti al pubblico, ai musicisti ed ai consumatori:
- Gli svariati scandali riguardo alla dissipazione delle royalties raccolte, a seguito di scadenti politiche di investimento e corruzione interna
- L’incertezza, la mancanza di chiarezza e l’iniquità delle modalità con cui le royalties vengono collezionate, calcolate e distribuite.
- La lentezza con cui le royalties vengono remunerate (alle volte fino a tre anni dopo essere state raccolte).
La Modernizzazione delle Società di Collezione Compensi La direttiva ambisce a creare trasparenza e migliorare l’amministrazione dando ai detentori dei diritti il Controllo dei loro lavori, e determinando l’esigenza di resoconti più chiari da parte delle Società di Collecting. Inoltre, la direttiva favorisce le autorizzazioni on line da parte dei detentori dei Diritti, per utilizzi multi territoriali e per diversi repertori musicali. Questo comporta che:
- I Detentori dei diritti possono scegliere quale sia la più efficiente/conveniente Società di Colleting (senza più Monopoli)
- I Detentori dei diritti saranno remunerati in tempi molto più brevi (non oltre i 12 mesi dopo che le royalties vengono raccolte)
- Le Società di Collezione Compensi dovranno dar conto dettagliatamente degli introiti dell’attività e dei pagamenti in maniera trasparente
- Le Collection Societies forniranno un report annuale trasparente agli Stakeholders (incluse le società concorrenti)
- Si crei un meccanismo per la risoluzione delle controversie tra le Società di Collezione Compensi ed i Detentori dei Diritti
- Si apra un mercato tra tutti i Territori Europei.
Detto ciò.. Gli scopi discussi non sono completamente nuovi, a dire il vero. Per mettere i puntini sulle I, la Decisione della Commissione Europea del 2008, richiede alla Società di Collezione Compensi CISAC, come la SIAE, SGAE ed altre, di abolire la clausola di appartenenza che impedisce agli autori di scegliere o di spostare l’adesione verso una Società di Collezione Compensi differente (questo, per esclusione, implica un obbligo a scegliere la loro stessa Società). Richiede inoltre l’abolizione delle restrizioni territoriali che impediscono alle Società di Collezione Compensi di offrire licenze per usi commerciali al di fuori del territorio di appartenenza (in modo che gli utenti possano scegliere a chi richiedere le licenze). Come Funziona? C’é parecchio da recuperare per le tradizionali Società di Collecting Nazionali. Soundreef, comunque, segue già il metodo “modernizzato”, con oltre 2 anni di esperienza nel campo, sono i veri pionieri della gestione del diritto d’autore tecnologico, multi territoriale e segmentato in Europa. Grazie alla Decisione del 2008 della Commissione Europea, si sono riuniti ed hanno distribuito le royalties ai rispettivi Detentori di Diritto d’Autore grazie alla diffusione della Musica di Sottofondo all’interno di catene di negozi in Italia, Spagna, Francia, Gran Bretagna e Svezia.
“C’é un’industria da 6 miliardi di Euro da modernizzare, ed ora finalmente c’é la possibilità di creare una struttura completamente nuova che aiuti a gestire le royalites in maniera più efficiente, analitica e trasparente.” Davide d’Atri, Presidente di Soundreef.
Grazie all’utilizzo della tecnologia e ad una una gestione trasparente, Soundreef offre sia agli Aventi Diritto che ai fruitori, un’alternativa evoluta, conveniente e personalizzata alle Società di Collecting Nazionali come la SIAE. Quali sono I risultati finora?
- 18 milioni di clienti al mese sono esposti all’ascolto delle radio Soundreef all’interno dei negozi.
- Oltre 200k ore di musica sono già state consegnate.
- I musicisti ora hanno pieno accesso a dei report tracciabili e vengono pagati ogni 6 mesi.
- Uno dei nostri Avente Diritto ha guadagnato 45,000 Euro nell’ultimo semestre.
Per maggiori informazioni sulla possibilità di aderire a più di una Società di Collezione Compensi, clicca qui, qui, e qui.
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