Gender equality nella musica!
Siamo andati a curiosare nelle classifiche stilate dalla critica e nei dati dell’Industria Musicale e i numeri parlano chiaro: sono poche, troppo poche, le autrici e interpreti al femminile.
Lo dicono le chart, le ricerche sul tema, le programmazioni dei principali Festival Europei, le playlist dei principali servizi di streaming e persino i dati delle Collecting Society di tutta Europa.
I numeri
- Nomination ai Grammy Award tra il 2013 e il 2018, solo il 9,3% sono donne
- 600 brani più popolari tra il 2012 e il 2017: come evidenzia il New York Times solo il 22,4% degli autori sono donne
- Secondo una ricerca a cura di Annenberg – School of Journalism, nel 2017 solo il 16,8% degli artisti in attività sono donne
- Classifiche FIMI della scorsa settimana: nella classifica italiana Top Album solo 17% degli artisti sono donne e nella chart Top Singoli il 19%
- Sziget 2019 line up: presenti solo il 21,4% di donne
- Glastonbury 2019 line up (main stages): solo il 26% di donne
- Top 100 content creator per ricavi generati secondo CISAC. Solo il 10% sono donne
- Collecting Society in UE: meno del 20% degli autori registrati sono donne
- Nella chart HOT 100 di Billboard della scorsa settimana le artiste femminili sono circa il 20%
- Best Indie-Alternative Songs per Billboard: solo il 12,5% è interpretato da donne
- Top 100 Electronic Artists secondo Billboard: presenti solo 20 donne. Nessuna nella Top 20
- Top 100 Dance Songs su Beatport: solo il 20% sono interpretati da donne
- Top 100 Reggae Artists per LastFM: sono solo 7 le donne
Come mai? E soprattutto come è possibile ridurre il gap?
Ne abbiamo parlato con le autrici Soundreef e abbiamo deciso di lanciare insieme un messaggio, o meglio, un auspicio: More Women in Music!
Anche noi vogliamo unirci a chi ha come obiettivo quello di spingere per il cambiamento.
Perché il gender balance diventi effettivamente 50:50.
La parola alla musica
Rispondiamo ai numeri innanzitutto con la musica.
Clicca sull’artista per vedere il video.
#MoreWomenInMusic #InternationalWomensDay
Le opinioni
Sul tema ‘gender equality nel settore musicale’ sono già state condotte diverse ricerche. Ad esempio, lo studio condotto dal Dr Pauwke Berkers dell’Università di Rotterdam che è giunto alle seguenti conclusioni:
- Le donne sentono di essere prese meno sul serio
- Le donne hanno più difficoltà nel promuoversi
- Poche opportunità di creare una rete di contatti con altre professioniste del settore
- Esiste un divario di reddito
- Stereotipi e ruoli di genere rimangono prominenti
Per capirne di più abbiamo scambiato qualche parola con Azzurra Sottosanti, fondatrice dell’agenzia di concerti L’Eretico Booking, addetta ai lavori da tempo impegnata e sensibile al tema.
“Il fatto che siano pochissime le donne che lavorano nell’industria discografica è un falso mito: le donne che si occupano di musica, in Italia e nel Mondo, sono moltissime. Eppure tutt’oggi l’industria discografica continua ad essere rappresentata prevalentemente da uomini. Ci sono una serie di barriere mentali e culturali: da un lato un sentimento di inadeguatezza femminile, la cui origine è radicata nella storia, ma alimentata dalla mancanza di riconoscimento, dall’altro gli uomini che sono tenuti ad attribuire ruoli di rilievo che scelgono spesso spontaneamente altri uomini. E’ ancora molto difficile che una donna venga presa sul serio in quanto artista o professionista in questo settore. Ecco perché bisognerebbe dare maggiore visibilità alle donne che lavorano nell’industria musicale, aumentando la presenza femminile nelle line up dei festival e nelle rassegne e invitando più professioniste a parlare in occasioni pubbliche”.
Cosa ne pensano le autrici Soundreef?
“Non credo che le donne siano più timide e meno sicure. Stiamo andando avanti e dovremmo darci da fare ancora di più. Tuttavia è innegabile che ci siano ancora degli stereotipi radicati.” – Lady Flavia
“Credo che a volte alcune donne tendano ad autolimitarsi per via dei pre-concetti ancora radicati nelle dinamiche familiari e nella quotidianità. Un’altra parte, invece, è determinata a lottare per i proprio sogni e, sapendo che dovrà dimostrare di essere al pari dei colleghi maschi a causa di quei pre-concetti, metterà il massimo impegno. Penso agli ambiti storicamente più lontani dallo “svolgere il compito” di genitrice/moglie (come quello musicale, scientifico o politico, dove ogni donna comunque non dovrebbe rinunciare all’essere madre, qualora lo volesse o non dovrebbe giustificarsi se non lo è… ma questo discorso è trasversale a tutti i settori.) Personalmente cerco l’alleanza tra le diversità di genere, è preziosa per avere punti di vista differenti, come all’interno della band di cui sono voce. Per fortuna non ho mai subito discriminazione in quanto donna, anzi, Leda è nata proprio dalle diversità dei musicisti che ne fanno parte. Tuttavia mi rende triste constatare quanto questo paese sia culturalmente indietro, non solo in questa tematica.” – Serena, voce dei Leda
“Senza dubbio esiste un retaggio culturale. Perché? Sarebbe bello fare questa domanda agli uomini.” – Tita
“Le persone che vengono a farmi complimenti dopo i live a volte sembrano spiazzate. Non si aspettano che una donna proponga contenuti diversi da quelli che rappresentano il loro stereotipo di musica al femminile.” – Noireve, producer elettronica
“Nella mia esperienza personale non ho avuto sinora riscontri di questo tipo. I numeri un po’ mi sorprendono. Il mio credo è questo: volere è potere, diamoci da fare e crediamo nei nostri progetti.” – Roberta De Gaetano
“A volte ho la sensazione che le ragazze diano troppa importanza alla forma e non alla sostanza. Mi piacerebbe che in musica sperimentassimo di più ma anche che riuscissimo ad essere pragmatiche. Sto imparando che è tanto importante il lato creativo quanto il metodo.” – Rosita
“La musica come tutte le visioni artistiche richiede anche tanta disciplina, duro lavoro, progettualità, consapevolezza. In anni di esperienza ho notato che a volte le donne tendono a delegare. Come diceva Man Ray, bisogna avere una forte padronanza delle regole per poterle infrangere.” – Killing Cartisano
“Per un’artista donna le sfide da affrontare sono sempre maggiori. Purtroppo gli stereotipi e i ruoli di genere rappresentano ancora una delle maggiori difficoltà che limitano le nostre opportunità e, soprattutto, tendono a ridurre le nostre sicurezze e il controllo sul nostro lavoro.” – Haiducii, artista che ha raggiunto un clamoroso successo con il brano dance “Dragostea Din Tei” e che annuncia oggi il suo passaggio a Soundreef. Benvenuta!