Blogger ed esperto di Music Industry, dall’Ottobre 2016 pubblica sulla sua pagina Facebook video con consigli, suggerimenti e approfondimenti sul mondo della musica indipendente in Italia. Ecco l’intervista a Michele Maraglino.
Ciao Michele, iniziamo con la domanda delle domande: esiste davvero un “segreto per vivere di musica”?
Il segreto per me è scegliere. Vale per qualsiasi cosa uno voglia fare nella vita. Se senti che quella è la tua strada allora devi prima scegliere. Scegliere di fare quello. Perché quando scegli poi sei costretto a trovare un modo per riuscirci.
3 consigli per un artista che sta facendo i primissimi passi nel mondo della musica?
I tre consigli principali per me sono:
1) studiare lo strumento;
2) studiare il settore musicale in modo da conoscerlo il più possibile;
3) essere disposti a tutto (saper fare dei grossi sacrifici).
Live vs streaming. Dove secondo te l’artista deve concentrare più la sua attenzione per crescere e per rendere la professione sostenibile?
Secondo me tutto parte dai pezzi. Saper scrivere canzoni che colpiscono è il primo passo per potersi giocare la propria occasione nella musica. Tutto parte da una bella canzone. Quindi mettere online le proprie canzoni è fondamentale. Poi però bisogna andare a suonare dal vivo perché è il luogo in cui si raccolgono i frutti del proprio lavoro. Ti direi quindi che sono importanti allo stesso modo perché l’uno non può esistere senza l’altro.
Comunicazione: ufficio stampa vs Social Media. Cosa consigli a chi inizia oggi?
Mi ricollego alla domanda di prima sui 3 consigli quando ho detto che bisogna studiare il settore musicale in modo da conoscerlo il più possibile. Affidarsi ad un Ufficio Stampa senza capire il suo ruolo e il lavoro che svolge può essere davvero dannoso. A volte gli artisti si aspettano i miracoli semplicemente perché hanno pagato un grosso ufficio stampa. La verità è che ogni disco ha una sua storia e per me bisogna avere l’intelligenza di capire su quale disco investire maggiormente. Quindi ti direi di iniziare a sfruttare i Social all’inizio e poi in base ai risultati e ai feedback che si hanno scegliere quando è il momento di fare sul serio affidandosi a dei professionisti.
Quanto è importante trovare un buon booking o una label oggi? Cosa è giusto per un artista chiedere al proprio interlocutore? E cosa pensi del “booking fai-da-te”?
Trovare persone che credano nel proprio progetto è fondamentale. La questione non è quanto è importante, la questione che secondo me un artista dovrebbe porsi è: come faccio a intercettare, a interessare e ad attrarre i migliori professionisti del settore? E credimi questo non lo fai mandando mail, ma iniziando a lavorare da solo, iniziando a sbatterti. Il booking fai da te quindi all’inizio è fondamentale. Serve per attrarre opportunità.
Come ti appare oggi la scena in Italia: quali le opportunità e quali le problematiche?
La scena italiana è sempre carica di opportunità e allo stesso tempo afflitta da mille problemi. Il problema più grosso però secondo me è che non c’è la giusta considerazione del mestiere del musicista soprattutto nel mezzo. Puoi fare il musicista solo se hai il grosso successo ma in un paese civile il musicista dovrebbe essere un mestiere riconosciuto e tutelato a qualsiasi livello.
Diritti d’autore: cosa è cambiato da quando è entrata Soundreef sulla scena? Quali sono i principali vantaggi dei servizi offerti?
Il pregio più grande che attribuisco a Soundreef è quello di aver dato consapevolezza ai musicisti. Ora un musicista sa perfettamente quanto gli spetta e quando. Con la Siae è sempre stato un terno a lotto. Aspettavi i soldi a gennaio e a luglio dicendo “speriamo sia andata bene” proprio perché non avevi la minima idea di quanto potesse arrivarti. Sapere è fondamentale. Perché quando sai puoi intervenire se qualcosa non va, ma quando non sai è tremendo. È tremendo ricevere dei soldi dalla SIAE e non avere la minima idea se sono i soldi giusti, se manca qualcosa o se tutto è ok e vivere con la consapevolezza che non lo saprai mai.
Rendicontazione mensile su Youtube e monitoring Radio e TV real time. Quanto può essere importante per un artista sapere esattamente dove sta suonando la propria musica a livello strategico?
Da un punto di vista strategico avere dati da analizzare per studiare le proprie strategie di lancio o di organizzazione di un tour è fondamentale. Sono sicuramente uno strumento in più che aiuta il musicista a programmare la propria carriera.
Cosa significa poter ricevere i compensi relativi alle royalty live trimestralmente?
Ossigeno puro.
Sintetizzando in poche parole, che attitudine deve, secondo te, avere chi vuole intraprendere una carriera da musicista oggi?
Al musicista di oggi è richiesto uno sforzo maggiore perché oltre a pensare alla propria musica deve anche pensare a tutto il resto. Come veicolarla, come promuoverla, come distribuirla, etc… Chi si trova a suo agio con tutto questo lavoro ha sicuramente un’arma in più.