Abbiamo avuto modo di scambiare qualche parola con Maskk del collettivo Kernel Panik, che ha aderito a Soundreef nella gestione diritti d’autore generati dai suoi Live Set.
1) Kernel Panik, il collettivo di cui fai parte, è una delle realtà storiche della scena techno / drum’n’bass a Roma. Ci puoi parlare brevemente di come è cambiata la tua attività di produzione di musica in questi anni?
Ciao, si… il mio percorso musicale diciamo e’ andato di pari passo con il progetto Kernel Panik… Avevo iniziato a suonare con i dischi un paio di anni prima che il progetto partisse. Per anni sono stato in giro con il collettivo in varie situazioni, da festival a rave in giro per l’Europa prima, e poi anche nel Mondo. La nostra prima produzione con i Kernel risale al 2002. Verso il 2003, 2004 dopo già aver suonato tanto con i dischi come dj pensai di iniziare a costruire il mio Live Set. Volevo saperne di più, quindi, ho fatto alcuni corsi di sound engineer. Dopo un paio di anni di perfezionamento sono uscito con il mio Live Set e sempre di più notavo che la cosa andava molto bene. Ovviamente anche le mie produzioni sono aumentate abbastanza negli ultimi anni e non solo con Kernel Panik.
Sono entrato a far parte di un etichetta francese che si chiama Audiotrix e questo mi ha dato la possibilità di crescere ancora a livello musicale confrontandomi con artisti di ottimo livello.
2) Parliamo di musica elettronica. Spesso i comuni avventori delle serate di musica elettronica fanno una certa confusione tra dj set e live set. Ci puoi spiegare quali sono le differenze?
Beh… Si. Diciamo che con l’avvento del digitale ormai si fa una certa confusione. Prima non esisteva questa cosa e chi suonava con i dischi aveva solamente due piatti e un mixer.
Ora con queste nuove piattaforme digitali tipo Traktror e Serato si usa anche il computer e sempre di meno i piatti, cioè il dj mixa direttamente sulla piattaforma e non più sui piatti quindi posso capire che questo può portare a una certa confusione. un normale utente a della serata.
C’è da dire anche che ormai sono sempre più rari i dj, diciamo, “vecchia scuola” muniti di vinile. Ormai la maggior parte dei dj ha scelto la via digitale.
Per quanto riguarda un Live Set, diciamo, che la differenza sta nel fatto che un musicista esprime musica sua e questo può succedere in varie forme, anche solo con un programma tipo Ableton Live oppure con aggiunta di strumenti midi e penso che questa seconda opzione sia più propria nell’indicare un Live Set di musica elettronica.
3) Parliamo di Diritto d’Autore e Musica Elettronica. Come si sono interfacciate sino ad oggi le società di Collecting di Diritto d’Autore con il tuo mondo?
Diciamo che negli ultimi sei o sette anni ho girato molti club quasi in tutta Italia e devo dire che questa cosa e’ organizzata poco e male.
Ovviamente in Italia gestisce tutto la SIAE e quindi, dal mio punto di vista, c’è una concezione antica e sbagliata. Garantiscono solo nell’ambito prettamente commerciale e neanche ne sono sicuro….io personalmente non ho mai scelto di iscrivermi alla SIAE.
4) Che tipo di nuove opportunità senti di poter avere con Soundreef? Quali nuovi scenari vedi nella raccolta dei diritti d’autore in Italia?
Beh… Finalmente oggi in Italia abbiamo un alternativa alla SIAE. Penso proprio che era ora. Adesso ce l’abbiamo finalmente con Soundreef, che mi sembra molto più trasparente e lineare e posso sperare finalmente di avere dei dalle royalties.
Penso che sia stato un grande passo di Soundreef quello di cominciare a gestire eventi live e dare un opportunità a tanti ragazzi/e musicisti.
5) Che tipo di ulteriori migliorie vedi come necessarie per rendere la gestione delle royalties su misura per chi compone musica elettronica originale? Credi che Soundreef stia lavorando nel modo opportuno per rispondere a tali esigenze?
Ma si. Io penso che Soundreef stia lavorando nella giusta direzione.
ovviamente ci vuole del tempo perché, come anche io posso confermare, tantissimi club hanno da anni contratti con SIAE perché non hanno alternativa,ma comunque va dato loro del tempo per comprendere e attuare la nuova direzione di Soundreef..e sicuramente quello che serve e’ un informazione dettagliata da parte di Soundreef verso i gestori dei Club.