Il nostro Malfer con “Non ci pensare” è tra i 10 selezionati al contest Verdi Rap. E noi non possiamo che supportarlo…
Ciao Malfer, bentrovato. Con che spirito hai partecipato a Verdi Rap? Quando hai deciso di partecipare?
Ciao ragazzi! E’ davvero un piacere per me, ritrovarvi! Era un pomeriggio di giugno e stavo navigando su Facebook, quando ad un tratto mi sono imbattuto nel post del “Verdi Rap”, che conteneva il bando d’iscrizione. Conoscevo la realtà di questo contest e, non nego, che già l’anno precedente, era balenata in me l’idea di partecipare. Dopo pochi minuti di lecita indecisione, ho girato il link a Morra, il mio beatmaker, chiedendo se gli fosse andato di produrre una strumentale che rispecchiasse i requisiti dati. Il resto già lo conoscete (*risata).
Con che spirito affronteremo il contest? Beh, di sicuro con la voglia di far bene, consci dei nostri mezzi. Siamo pronti per questo palco!
Parliamo della canzone selezionata: “Non ci pensare”. Come e quando nasce? Come è stata scritta? Ci racconti anche come hai buttato giù il testo?
Il testo di “Non Ci Pensare” è nato qualche settimana dopo quel messaggio con la mail di Morra che conteneva la strumentale e da lì, mi sono buttato a capofitto sulle parole e sul flow. Ammetto che la canzone è stata scritta con un retrogusto di tristezza, perchè a volte non è proprio facile parlare di esperienze che ti hanno segnato l’infanzia in modo negativo. Allo stesso tempo, è stato bello ricordare che in queste difficoltà, la mia famiglia e i miei affetti più cari, mi sono sempre stati vicini. Nello specifico e soprattutto nella prima strofa, ho voluto ringraziare mio padre, che con piccoli gesti è riuscito a svelarmi il bicchiere mezzo pieno della vita. Penso sia una delle cose più belle che un genitore possa fare per il proprio figlio. Nella seconda strofa, invece, mi sono voluto autocomplimentare con me stesso, per aver avuto la forza di resistere e di reinventarmi, nonostante le voci e i pensieri degli estranei, facessero di tutto per remarmi contro.
Che effetto fa la selezione del brano?
Quando ho ricevuto la chiamata, nella quale mi informavano che ero stato selezionato, ero in macchina e ti dico che, nonostante la cintura di sicurezza, ho fatto dei bei salti di gioia! A parte tutto, ammetto che è una bella soddisfazione sapere di essere tra i migliori 10 in Italia. Mi, o meglio sarebbe dire “ci”, riempie d’orgoglio. Se ripenso a quando sono partito col rap, ormai 5 anni fa, e al fatto che non avessi nulla, mi sento pienamente soddisfatto e contemporaneamente conscio del fatto che questo è uno dei miei primi passi concreti. Ora tocca a noi dimostrare quello che sappiamo fare sul palco e convincere i giudici.
Come ti sembra la scena rap attuale in Italia?
Finalmente il rap in Italia è variopinto, il che penso sia una cosa davvero pregevole. Possiamo vedere artisti della vecchia scuola rappare su beat dalle sonorità moderne ed artisti della new wave, avvicinarsi ad uno stile dei primi anni 2000. Il rap è bello perchè e vario e permette a tutti di raccontarsi e di dire la loro opinione, anche se questa è un’arma a doppio taglio. L’unica mia paura è che per molti, possa essere visto solo come una moda passeggera, senza accorgersi che invece è molto di più: è una cultura, ricca di fondamentali e di artisti che l’hanno resa grande e poi mainstream.
Grazie mille e in bocca al lupo, Malfer!
NON CI PENSARE
Malfer (prod. Morra)
RIT.
Balla balla, e no non ci pensare
Manda via tutti quanti e butta anche le pare
Ti ho fatto una promessa, niente può andare male
Male male (x2)
Balla balla, e no non ti fermare
La donna è mobile, zero ma zero se
Voglio una come te, quindi vieni via con me
Vieni via con me (x2)
STROFA 1
Era il 2010, me lo ricordo bene
Mamma all’angolo che piange, sommersa da catene
Di quel gene, che ormai si mi appartiene,
Ho sentimenti in piazza, tipo agorà ad Atene
E c’erano i Mondiali, Italia Paraguay
Ma ti è bastato poco e gia parliamo dei miei guai
Una pizza e Coca Cola, seduti sul divano
Cancellano i presagi di un domani foscoliano
Sono…
Sono sangue dei tuo sangue e tu il mio unico appiglio
Ed hai fatto tutto per proteggere tuo figlio
Par non veder le lacrime scorrenti da quel ciglio
Il calcio i primi amori, tu ci sei sempre stato
Se sono quel che sono, non lo sono per il fato
La dedico a te, non ci pensare perché
Non sono più alla mercé, di cliché e quindi
RIT.
Balla balla, e no non ci pensare
Manda via tutti quanti e butta anche le pare
Ti ho fatto una promessa, niente può andare male
Male male (x2)
Balla balla, e no non ti fermare
La donna è mobile, zero ma zero se
Voglio una come te, quindi vieni via con me
Vieni via con me (x2)
STROFA 2
Ho qualcosa che non va e Wikipedia non mi aiuta
Vorrei spaccare il mondo ed è una rabbia contenuta
Una paura fottuta, di qualche ricaduta
Nascosto fra la gente, un po’ come fa il Duca
E non parlare al misero del suo perduto bene
Che appena l’ho scoperto ormai mezza famiglia sviene
Ed ora che lo noto, non nuoce tutto il male
La lingua frà è un pugnale, rido ultimo puntuale
Ah Ah Ah
Quindi odio a voi, Cortigiani schernitori!
Essere uniti in coro a commentare i miei timori
Ha reso me ancora più forte, non certo voi migliori
E adesso la ribalta, la fenice che si infiamma
Parole e sentimenti per un nuovo melodramma
La dedico a me, non ci pensare perchè
Non sono più alla mercé, di cliché e quindi
RIT.
Balla balla, e no non ci pensare
Manda via tutti quanti e butta anche le pare
Ti ho fatto una promessa, niente può andare male
Male male (x2)
Balla balla, e no non ti fermare
La donna è mobile, zero ma zero se
Voglio una come te, quindi vieni via con me
Vieni via con me (x2)