Secondo un sondaggio condotto da Global Web Index che ha
coinvolto 4.849 giovani di tutto il mondo di età compresa tra 16-19, il 79% dei
ragazzi ha completamente smesso di acquistare musica su iTunes o altri
rivenditori digitali.
Ecco un grafico esemplificativo delle risposte ottenute da
Global Web Index alla domanda “hai scaricato almeno un brano a pagamento
nell’ultimo mese?”
A quanto pare lo streaming sta davvero generando una rivoluzione
profonda per quel che riguarda la fruizione della musica.
In tanti in questo periodo stanno cercando di cavalcare
questa nuova onda, da Jay Z alla Apple, lanciando o annunciando nuovi servizi
di streaming per restare al passo con i tempi.
E, mentre questa nuova ondata di interesse fa crescere il
dibattito relativo alla ripartizione dei proventi e alle royalty spettanti ad
autori ed artisti, persino una banca decide lanciarsi in questa nuova
avventura, annunciando il proprio servizio di streaming musicale.
Si tratta della banca brasiliana ‘Banco Bradesco’ che ha
pensato che i propri clienti ed i possessori di carte di credito Bradesco
possano aver bisogno di un servizio di streaming personalizzato di musica.
Universal Music, contattata dalla banca, ha accettato la
proposta ed è diventata partner nel lanciare Bradesco Music.
Bradesco Music sarà disponibile sia su computer che su
dispositivi mobili, offrendo ai propri utenti più di 500.000 brani e 50.000
video in HD.
Il costo del servizio? Poco più di un dollaro e mezzo al
mese.
Cosa ci aspetta nel futuro della fruizione della musica? Dieci, cento, mille Spotify?