Ogni anno la Terra perde più di un milione di ettari di foreste, in dieci anni un’area geografica pari alla superficie di due regioni come la Lombardia e il Piemonte messe assieme.
Se la deforestazione tropicale fosse un Paese, sarebbe il terzo emettitore globale di anidride carbonica, appena dopo gli Stati Uniti e molto più in alto rispetto all’Unione Europea.
Ecco perché Linkiesta ha lanciato la call 1000 alberi in 100 giorni, in collaborazione di Treedom, piattaforma web che permette di piantare un albero a distanza e seguirlo online.
1000 alberi 100 giorni è una call che si è posta l’obiettivo di piantare 1000 alberi in 100 giorni.
Abbiamo deciso di dare un contributo e di aderire, anche a nome dei propri artisti.
«Non aderire a questa bella iniziativa era impossibile. Siamo entusiasti di poter dare, anche a nome dei nostri artisti, un contributo a sostegno del Pianeta. La “tutela” è per noi un tema centrale e quella dell’ambiente e delle generazioni future non è da meno»
Davide d’Atri, fondatore di Soundreef
Ma prima di aderire ne abbiamo parlato con i nostri autori.
Cosa ne pensano i nostri artisti
Quanto è importante oggi pensare al bene del nostro pianeta e all’ambiente in cui viviamo?
Quanto una cultura di rispetto per l’ambiente deve partire dalle piccole (e grandi) azioni di ogni giorno?
Adriano Bono
Sono sempre stato molto sensibile alle tematiche ambientaliste, avendo dedicato anche diverse canzoni a questi argomenti, e penso che di anno in anno diventi sempre più urgente fare un dietrofront generale e cercare di impostare le nostre vite e le nostre società su criteri di maggiore sostenibilità ambientale. Serve un cambiamento radicale, e bisogna avviarlo a qualsiasi costo, sia in termini economici che di stile di vita. Siamo davvero a un bivio. Abbiamo tutte le conoscenze di cui abbiamo bisogno per trasformare la nostra presenza sulla Terra in qualcosa che non sia così distruttivo per noi stessi e per il pianeta. Si tratta solo di metterle in pratica. Non sarà facile, ma dobbiamo farlo, per la nostra stessa sopravvivenza. Ho fiducia nel genere umano.
Veivecura
Ipnotizzati dalla frenesia del consumismo e dalla vanità dell’Io stiamo irrimediabilmente perdendo il rispetto e il senso vitale della Natura. Chi vede, documenta e combatte questo disastro ecologico deve trovare delle vie per aprire gli occhi alle persone che ci vivono intorno. Perché il mondo non può essere salvato da pochi eletti, il mondo va curato da noi tutti, insieme. Piantare degli alberi, così come ad esempio rifiutare l’utilizzo della plastica, sono solo le prime tappe di un percorso di speranza e redenzione umana, che è poi l’unico percorso possibile.
Noireve
Oggi è già tardi, non solo stiamo pagando gli errori del passato, ma continuiamo a rinnovare il nostro insulto al pianeta che ci ospita. È paradossale come neanche l’impatto sulla nostra salute ci sproni a prendere provvedimenti decisivi e urgentissimi.
Sicuramente le piccoli azioni quotidiane, come la raccolta differenziata o l’utilizzo di mezzi di trasporto ecologici aiuta, ma non è abbastanza. Dobbiamo cominciare a cambiare il nostro modo di alimentarci, che ha un impatto ambientale enorme, ed andrebbero introdotte norme drastiche a livello mondiale per intervenire sul decorso catastrofico che abbiamo innescato.
Kento
Un sistema sociale ed economico che non rispetta l’uomo non rispetta nemmeno l’ambiente. Mi auguro che questa bella iniziativa sia lo spunto per un dibattito più approfondito, e che la musica prenda posizione sempre più chiaramente sul nostro futuro collettivo.
Montoya
Credo che l’importanza sia alla luce di tutti, non abbiamo più tempo neanche di capire se è importante o no, è diventata una questione quasi di sopravvivenza, credo però siamo ancora in tempo, e noi artisti abbiamo, sì, una missione: divulgare attraverso la bellezza dell’arte che non prescinde mai della natura, che il futuro è adesso e quindi di agire, dalle piccole cose fino a quelle di più importanza, che riguardano le politiche e il futuro delle decisioni che noi con le nostre azioni faremo attuare.
Raina
Forse 1000 alberi in 100 giorni sono pochi per tutti i danni che abbiamo fatto, ma è una buona iniziativa, a cui sono felice di partecipare insieme alla famiglia di SR. Un segnale, una sensibilizzazione, per capire che il bene della nostra terra e dei nostri figli dipende anche dalle nostre piccole azioni di tutti i giorni. Quando butti una cosa , quando compri, quando ti muovi, quando mangi,anche quando ti fai un caffè c’è bisogno di consapevolezza.
KEEP IT GREEN!!!
?Alos
LeSigarette
Le politiche che tutelano l’ambiente dovrebbero essere una priorità del nostro tempo!
Ognuno deve fare la propria parte… non si scappa!
Wicked Expectation
E’ importante che ognuno di noi pensi alle piccole azioni di ogni giorno che permettono la riduzione di emissioni, inutili sprechi o futili inquinamenti. Spesso sono cose alla quale rinunciare non costerebbe nulla e che non hanno alcun effetto collaterale sul proprio benessere. Se ognuno di noi avesse cura di ciò, si potrebbe pensare allo step successivo, ovvero quello di ridurre le grandi emissioni e chiedere a gran voce un cambiamento globale.
Ci si accorgerà, a quel punto, che sarà già in corso.