Lo scorso anno con il loro brano “Piccola” ci hanno conquistato, ora La Gerberette, quartetto di Siena attivo dal 2014, sta concludendo una campagna di crowdfunding su Music Raiser per la realizzazione di un nuovo lavoro dal titolo “L’Apocalisse ci troverà in pigiama“. Hanno già raggiunto il 100% della somma richiesta ai propri fan ma ancora fino al 14 maggio è possibile contribuire.
Ecco come raccontano il loro progetto:
“Abbiamo deciso di realizzare qualcosa di più ambizioso e innovativo: un Visual Ep, ovvero un disco con un numero limitato di pezzi (6-7) accompagnati da altrettanti videoclip.
L’obiettivo è infatti quello di proporre un formato insolito e sperimentale che intende rispondere all’obsolescenza del formato “album” così da dare uguale spazio e importanza ad ogni singolo brano. Questo ci permetterà di diffondere la nostra musica sia tramite copie fisiche che digitali, attraverso i social network e le piattaforme audio/video.
Acquistando il nostro nuovo ep, la maglietta, un nostro concerto a casa tua (o una delle numerose ricompense che trovi su questa pagina) tutti ci possono aiutare a dare vita a questo progetto”
Come è nata l’idea di suonare a casa delle persone?
In realtà è bastato assecondare la natura stessa del gruppo. Siamo nati schitarrando nelle strade quindi la nostra musica si presta anche alla semplificazione estrema che la situazione di un Home Concert richiede. Ovviamente non si può contare sulle apparecchiature professionali di un live in un locale, ma l’atmosfera di divertimento e condivisione che si crea ha una valore inestimabile.
Cosa si prova suonando a domicilio?
La cosa che sorprende è vedere come le stanze che uno si trova a vivere quotidianamente cambino radicalmente appena gli strumenti vengono montati in attesa del concerto. Anche il più inaspettato e inadeguato degli appartamenti può diventare la scena perfetta per un concerto unico. Dopo una canzone la casa diventa di tutti e si condivide tutto: noi mettiamo la musica come gli altri mettono da bere o da mangiare, tutti mettono la voglia di ballare.
Cosa c’è di diverso dai concerti “tradizionali”?
Da parte del musicista c’è la necessita di essere flessibile: spesso l’acustica non è adeguata, i volumi non sono ideali, lo spazio è stretto e lo stesso set di strumenti va ridotto all’osso. Ma… Less is more! A volte levando tutto ciò che è superfluo si raggiunge l’essenza! Per il pubblico invece è divertente sperimentare un rapporto confidenziale con il gruppo, inevitabilmente trovarsi in pochi metri quadri pieni zeppi di musica abbatte dopo poco ogni timidezza o imbarazzo.
Il nuovo EP, che finanziate anche con i concerti a domicilio, di cosa parla? C’è un legame che accomuna i pezzi?
Si intitola “L’apocalisse ci troverà in pigiama” e come ogni EP raccoglie canzoni dalle atmosfere disparate, molto diverse l’una dall’altra. La frase che le unisce, il titolo dell’album, tratto da una di esse ( Un meteorite nel giardino ) vuole raccontare il senso di inadeguatezza ma anche di ironia con cui ci piace affrontare e raccontare situazioni apparentemente banali o ordinarie, ma a loro modo e nel loro piccolo “apocalittiche”.
Classica domanda: progetti dopo l’uscita dell’EP?
Saremo ovviamente impegnati con un po di sana promozione, speriamo di sfruttare l’estate per goderci qualche bel festival prima di chiuderci in locali e localetti per l’autunnoinverno. Abbiamo intenzione di starvi fra i piedi per un bel pò! Poi se nel frattempo riusciamo a laurearci, male non fa.