I Seveso Casino Palace con il loro stile internazionale e musicalmente contaminato hanno sviluppato una fan base solida muovendo piccoli passi da indipendenti. Dopo l’esperienza nell’ultima edizione di X Factor abbiamo avuto il piacere di incontrarli per farci raccontare l’esperienza.
Ciao ragazzi! Come e quando è iniziato il percorso musicale dei Seveso?
Il nostro percorso musicale è iniziato nel dicembre del 2013. Per il primo anno e mezzo avevamo un repertorio composto esclusivamente da cover, che spaziavano tra vari generi.
Poi nel 2015, raggiunta la finale di un contest, che prevedeva la presentazione di due inediti, ci siamo confrontati per la prima volta con la scrittura di pezzi nostri. Da quel momento, il nostro è diventato un progetto musicale vero e proprio, culminato con l’uscita del nostro primo videoclip ufficiale, a gennaio del 2018.
Che tipo di esperienza è stata X Factor vissuta dall’interno?
L’esperienza a XFactor è stata intensa e quasi assurda. Siamo entrati a contatto con un mondo che altrimenti non avremmo mai conosciuto, di cui abbiamo potuto scoprire punti di forza ma anche tanti limiti.
In più, abbiamo scoperto che XFactor non vuol dire solo musica, ma anche tanta televisione, e per noi, concentrati solo sulla musica, non è stato sempre facile accettare questo lato. Però, se da una parte molto tempo era dedicato all’aspetto televisivo, abbiamo avuto comunque la possibilità di crescere tanto musicalmente, grazie al gran numero di ore passato in sala prove, e alle diverse figure professionali che ci seguivano: vocal coach, insegnante di inglese, produttore…
Qual è stato il momento più emozionante di questa avventura?
Il momento più emozionante è stato probabilmente il nostro “battesimo del fuoco” a Torino. Nonostante siano cinque anni che ci esibiamo live, quella è stata la prima volta che suonavamo su un palco così grande, con un pubblico così numeroso. Abbiamo portato una canzone che sentivamo, ed è stata accolta molto calorosamente, tanto da ricevere un standing ovation.
Progetti per il futuro.
Suonare, suonare, suonare. Abbiamo molta voglia di lavorare, di scrivere musica, e al momento il nostro primo obiettivo è pubblicare un album.
Ovviamente senza abbandonare i live, che noi tanto amiamo.
Scrivere musica. A cosa un autore non dovrebbe mai rinunciare?
Ad avere qualcosa da dire, e ad esprimere quello che ha dentro.
Scena in Italia. Quali sono i punti di forza della scena indipendente in Italia in questo momento storico?
Purtroppo non siamo dei grandi esperti della scena italiana perché abbiamo sempre ascoltato soprattutto musica internazionale. Solo ultimamente abbiamo iniziato a interessarci anche all’Italia, e ne siamo stati tanto affascinati da decidere di iniziare a scrivere in italiano. Quello che possiamo dire è che per quel poco che conosciamo noi di veramente indipendente in Italia è rimasto ben poco.
Industria musicale e impatto con il digitale. Pro e contro.
Con l’avvento del digitale è chiaramente cambiato il modo di fruire la musica, a cominciare dallo streaming. Potendo ascoltare tutta la musica con una piccola quota mensile si ha la possibilità di espandere i propri orizzonti musicali comodamente da casa, ma poter ascoltare tutto spesso può voler dire non ascoltare nulla, o quanto meno non farlo con attenzione.
Un altro aspetto da evidenziare, nell’industria musicale, è che l’avvento del digitale ha accelerato i ritmi di produzione e di pubblicazione della musica. Questo, da un lato può essere stressante per l’artista, che si vede costretto a creare nuovo materiale in continuazione, dall’altro porta di nuovo a un ascolto superficiale, in quanto l’ascoltatore è bombardato continuamente di nuova musica.
Senza contare che ormai, con lo streaming, ogni pubblicazione è un disco d’oro.
Un’altra riflessione interessante è che, con l’atto dell’abbonarsi a una piattaforma come Spotify, l’utente non è più posto di fronte a una scelta ma sceglie tutta la musica, non essendo di fatto più costretto a compiere una scelta come quella di comprare una copia fisica di un CD.
Perché Soundreef?
Quando abbiamo iniziato a pensare di pubblicare il nostro primo pezzo abbiamo dovuto fare i conti con la tutela della nostra musica e con il diritto d’autore. In quel periodo, fine 2016, sentivamo parlare di Soundreef, e, una volta informati a riguardo, abbiamo pensato che Soundreef facesse al caso nostro. Serietà, efficienza sui pagamenti ed indipendenza sono tre aspetti importantissimi per noi, e finora li abbiamo sempre trovati in Soundreef.