Homeless Rock Fest è ormai un punto di riferimento per i giovani musicisti marchigiani e non solo. Le iscrizioni si chiudono il 13 ottobre. Abbiamo avuto il piacere di intervistare Gianni, uno degli organizzatori.
Ciao Gianni! Come è nata l’idea dell’Homeless Rock Fest?
Ciao! L’Homeless Rock Fest è nato da un’esigenza, quella di dare uno spazio ed un palco a tutti coloro che fanno della musica la propria passione e che amano comporre e proporre musica propria. Un’esigenza che nel 2007, anno in cui fondammo l’ass. Homeless, che da dodici anni organizza il contest, era anche la nostra, in quanto tutti suonavamo in qualche band.
Il contest è stato il modo, il luogo e la base di partenza che abbiamo creato per sostenere i giovani musicisti. Un palco, il potersi esibire e il poter vincere la registrazione di un demo in uno studio professionale per i primi tre classificati, furono gli strumenti che individuammo.
Cosa è cambiato edizione dopo edizione? Quali sono i sassolini nelle scarpe che vi siete tolti?
Il contest negli anni è molto cambiato ed ancora anno dopo anno cerchiamo di “ri-calibrarlo” e farlo crescere, ascoltando i bisogni delle band e cercando di anticipare o almeno seguire, i cambiamenti del mondo musicale. La prime 3 edizioni si svolsero all’interno di una festa rionale a Macerata e il tutto era racchiuso in un’unica serata. Oggi il contest è itinerante e prevede 3 serate di selezione dal vivo in alcuni dei teatri classici e storici della nostra provincia e 2 serate finali a Macerata. Abbiamo visto passare e premiare band che successivamente hanno ottenuto un buon riscontro nel panorama musicale italiano, ottenendo contratti con case discografiche, pubblicando album ed effettuando tour. Altri lo stanno facendo. E altri lo faranno a breve.
Negli anni, grazie alla credibilità raggiunta dal contest, siamo riusciti a fare rete con Live Club e Festival sparsi per tutta la Regione. Grazie a questa rete, riusciamo a far suonare un gran numero di band; solo chi vince. Questo è qualcosa che ci rende diversi e di cui andiamo fieri.
Soddisfazioni ce ne siamo tolte molte, come ad esempio il portare avanti e far crescere la manifestazione contando quasi esclusivamente sulle nostre sole forze. La cosa che però ci fa più piacere sono i riconoscimenti che riceviamo dai musicisti che partecipano al contest, dal pubblico che prende parte alle varie serate e quelli che ci arrivano dai professionisti di settore che portiamo ogni anno in giuria.
Il contest è quindi diventato non solo un concorso ma una vetrina ed un luogo fatto di incontri in cui far maturare le band e da cui partire per poterle poi supportare.
Come avete scelto la giuria di questa edizione? Puoi anticiparci qualche nome?
La giuria è un elemento importante del contest. Negli ultimi anni soprattutto, siamo riusciti a portare in giuria importanti personalità come ad esempio Giacomo Fiorenza di 42records, Stefano Pilia degli Afterhours, Gionata Mirai de Il teatro degli orrori, Max Collini.
Cerchiamo di comporre la giuria in modo tale che abbia al suo interno esponenti dei vari settori del mondo musicale; non solo musicisti. Giornalisti come Gianluca Polverari, etichette come Dischi Soviet studio o la mai dimenticata Fosbury Records, ci hanno accompagnato nel tempo.
Questo è un valore aggiunto del contest perché nella due giorni che chiude il concorso, le band finaliste possono confrontarsi con la giuria ed approfondire i vari aspetti del mondo musicale.
Per ora non posso anticiparvi nulla. I nomi dei componenti della giuria verranno comunicati prossimamente ma posso assicurare che anche quest’anno avremo una giuria di qualità. Fidatevi!
Quali sono le scadenze del contest?
Le iscrizioni al contest sono aperte già dal 1° settembre e chiuderanno il 13 ottobre.
Si possono effettuare direttamente nel nostro sito: www.homelessrockfest.it
Poi nei sabati successivi, 27/10, 03/11 e 10/11 si terranno le selezioni dal vivo. I partecipanti verranno distribuiti nelle tre serate. Il 24 e il 25 novembre si terranno le serate finali del contest a cui accederanno solo le band selezionate.
In questi anni di esperienza con i giovani musicisti, che impressione avete avuto? Come sono i musicisti di domani? Che necessità hanno?
In questi 12 anni molto è cambiato. Sono cambiati gli strumenti che le band hanno a disposizione per mettersi in mostra e sono cambiate le occasioni. Ciò che è rimasto un punto fermo è il suonare dal vivo.
Questo è ciò che più conta per i ragazzi. Potersi far ascoltare, proporre i propri brani. Per questo nel tempo abbiamo cercato partner tra i live club ed i festival. In realtà il nostro punto di vista è forse privilegiato. Macerata è divenuta nel tempo una città molto attiva in questo senso. Sono nati e cresciuti locali e festival che garantiscono ai ragazzi occasioni per suonare. Rispetto agli inizi, ci sono tantissimi ragazzi che creano la propria musica e sempre meno cover band (che pur ci sono) e spaziano tra tutti i generi musicali. Non necessariamente seguono ciò che va, anzi, tendono a fare solo ciò che gli piace e seguono solo loro passione e la loro creatività.
Sono nate piccole etichette, festival indipendenti e tutto questo concorre a far crescere nuove generazioni di musicisti.
Come avete conosciuto Soundreef? Cosa pensate dei servizi che offre?
Abbiamo conosciuto Soundreef proprio grazie ai musicisti con cui siamo costantemente in contatto.
Come detto, l’ascolto delle loro esigenze ma anche delle loro ricerche, è per noi un elemento vitale per poterli supportare. Coloro che hanno aderito ai vostri servizi, hanno trovato in Soundreef, un partner affidabile. Gestire con facilità il proprio account, organizzare il proprio concerto, ricevere il proprio compenso in modo trasparente, sono gli elementi che i ragazzi ci hanno indicato come punti di forza. Soprattutto per chi, come loro, ancora agli inizi, vuol provare ad emergere. Per questo dalla scorsa edizione, abbiamo aperto le porte del contest a Soundreef e ad i suoi associati. Ci siamo fidati e possiamo confermare, dal lato opposto, quello degli organizzatori di eventi, che quanto riportato dai ragazzi corrisponde alla realtà.
Progetti per il futuro.
Idee per il futuro ne abbiamo molte. Non siamo mai rimasti fermi. Cerchiamo sempre nuovi stimoli per noi e per gli altri, per continuare a far crescere la manifestazione. Abbiamo in cantiere idee per ciò che riguarda i premi d mettere in palio per il contest e per quanto riguarda nuove collaborazioni. Ad oggi quello che stiamo cercando con maggior forza di fare è uscire dalla nostra Regione. Da fuori regione arrivano molte bande per partecipare al contest ma noi vorremmo riuscire anche ad invertire questa cosa. Portare cioè i ragazzi su altri palchi, più importanti, davanti ad un pubblico differente e sperando di creargli cosi nuove occasioni. Proprio sulla scia di questa idea, quest’anno la presentazione del contest la terremo a Roma, il 22 settembre a Le Mura. che ha accettato di ospitarci. Sarà una festa con due band che negli anni passati hanno preso parte al contest e che sono attualmente in studio per registrare il loro primo album. Per l’occasioni ospiteremo un giurato storico del contest, Gianluca Polverari che chiuderà la serata con un suo dj set.