Artisti della settimana su MTV Generation, andiamo a conoscere i tarantini Heidi for president.
Ciao Sergio, come e quando nascono gli Heidi for president?
Gli Heidi for president sono nati 5 anni fa per necessità, necessità di evasione, dal paese e dalla monotonia, forse anche un po’ la monotonia musicale. Inizialmente era un gioco, nessuno di noi si sentiva un musicista, col tempo la gente ha iniziato a chiamarci per suonare, abbiamo suonato parecchio, fino a che La Rivolta Records non ci ha “scoperto”. Da li è nata una collaborazione con Paolo Del Vitto, produttore dell’album e alcuni musicisti de “La Rivolta Records”
Come avete saputo di essere diventati Artisti della settimana su MTV New Generation?
La notizia ci ha sconvolto, ma comunque eravamo stati contattati due settimane prima, con il divieto di aprire bocca sino al giorno dell’annuncio. Siamo stati in trepidazione.
La cosa più bella non è solo MTV New Generation, ma tutto… dall’anteprima del singolo su Rolling Stone che ci ha catapultato in un sogno, alla recensione sull’Internazionale e tante altre belle recensioni. Noi ancora non ci crediamo a tutto questo, siamo dei poveri ingenui. Sembra tutto un sogno!
Il vostro sound è intriso di un folk che sembra venire da oltre oceano. Con che tipo di ascolti siete cresciuti?
Il nostro sound è l’unione dei nostri ascolti, molti in comune, altri agli antipodi. Siamo tutti e tre fans sfegatati degli Arcade Fire, dei Fleet Foxes, dei Metronomy e degli Animal Collective. Ma nello specifico sono state forse le nostre differenze a farla da padrone. Danilo (il cantante) ama Antony Hagarty e quindi gli Antony and the Johnson, Annarella (la cantante) è l’elemento con lo spirito più punk, rock ma la sua musa è Florence dei Florence + the machine, io personalmente sono cresciuto con con i Verdena ma amo la musica elettronica.
Come scrivete i brani degli H.F.P.? Partite, ad esempio, da un riff di chitarra, da un testo o ogni volta il processo è differente?
Normalmente abbiamo un rituale. Si parte da quello che noi chiamiamo “Prato Sonoro”, ossia una base, che può essere una chitarra, o un basso o una melodia vocale. La caratteristica del “Prato Sonoro” e quella di accompagnare sempre tutto il brano. Dopo di che Danilo e Annarella creano la melodia vocale intrecciando e armonizzando le loro voci e insieme ragioniamo sui riff o sulle melodie degli altri strumenti.
Normalmente tutto viene molto da se, non ci piace ragionare troppo sui brani.
Cosa pensate della scena attuale in Italia? E invece cosa accade a Taranto ed in Puglia in generale: come è la situazione da voi?
Che piacciano o meno, non possiamo negare che artisti come Calcutta, Motta, Thegiornalisti e Levante hanno finalmente abbattuto un muro, tra la musica indipendente e i solito “BIG” che avevano il monopolio delle radio.
A noi nello specifico piace molto Motta, e abbiamo Calcutta nei CD da viaggio durante le nostre date.
Per il resto, come citava qualcuno, “non siamo qui a farci…..da soli” ma siamo una delle poche band tarantine che sta raggiungendo questi traguardi. Questo non è per dire che siamo i più bravi, assolutamente. Noi abbiamo avuto la fortuna di incontrare La Rivolta Records che ha creduto in noi, ma è dura uscire dalla Puglia. E’ grande, è figa, ha degli artisti della madonna, ma rischia di incatenarti a lei. Soprattutto per una questione “geografica”. Siamo molto lontani dai fulcri musicali, dalle grandi realtà e dalle grandi città.
Perchè avete scelto Soundreef?
Abbiamo scelto Soundreef perché dopo un’attenta analisi sulle varie realtà ci siamo resi conto che era quella che più andava incontro ai musicisti.
Abbiamo pensato che nel nostro piccolo, iscriversi a Soundreef sarebbe stato anche un po’ come sostenere una causa.
Grazie mille ragazzi ed in bocca al lupo!