Una delle cose più scoraggianti per un autore è non riuscire a portare a termine un brano. Abbiamo chiesto ad alcuni autori Soundreef quali fossero, secondo loro, i motivi per cui questo avviene, e alcuni consigli su come affrontare il problema.
Ecco cosa ci hanno detto:
Jamie Sparks – Nova Scotia, CANADA
“Ho lo stesso problema… mi succede sempre! Alle persone creative non piace sempre creare in modo lineare. La società ci dice che le cose vanno fatte in ordine, seguendo una linea dritta: a-b-c-d-e, o 1-2-3-4-5, etc. Ma a noi artisti piace creare nel momento e nel luogo in cui arriva l’ispirazione, indipendentemente da quanto duri. Le nostre canzoni sono delle giostre emotive. Se il mood non è quello giusto, l’ispirazione svanisce. E se svanisce in fretta, il risultato è un numero incalcolabile di brani non finiti.
Ma non temete: c’è una soluzione!
Per prima cosa, assicuratevi di essere nel mood giusto e in un luogo senza distrazioni. Poi, se decidete di riprovare a scrivere una di quelle canzoni incomplete, è molto probabile che vi torni l’ispirazione semplicemente riascoltandole. E molte volte ricomincerete esattamente dallo stesso punto nel quale l’avete lasciata. Mi è successo troppe volte per poterle contare.
Un esempio perfetto è la canzone “Real” del mio ultimo album: non ci avevo messo mano per circa 10 anni. Poi nel 2017 mi è capitato di riascoltarla. Non solo ho ricominciato dallo stesso punto, ma mi sono anche venute delle idee che non avrei mai pensato fossero adatte per questa canzone.
Il mio consiglio? Non datevi per vinti mai. A volte dovrete imparare a lasciare perdere alcuni brani. A volte, ma non sempre. Ascoltateli un’ultima volta. Non si sa mai cosa può succedere!”
Neon NiteClub – Florida, USA
“Capita a tutti gli artisti di avere dei periodi in cui non riescono a finire le canzoni. In quei momenti, la scrittura la si percepisce più come un ‘lavoro noioso’ piuttosto che ‘ispirazione dinamica’. È importante portare a termine le proprie idee. Noi artisti siamo molto duri con noi stessi, e molte volte buttiamo via delle canzoni prima ancora che siano finite.
Consiglio agli artisti di lavorare sodo nella fase di scrittura, anche se pensano che non siano bravi. Portate a termine le vostre canzoni, e lasciate che sia al pubblico a decidere.
Molti brani che ho scritto hanno avuto una fase di lavorazione molto noiosa e pesante, ma alla fine sono state accolte positivamente da parte dei miei fan. È importante cambiare mentalità e fidarsi del proprio talento. Rimarrete sorpresi dall’approvazione che riceveranno da parte del pubblico. Questo vi darà coraggio per continuare a scrivere e produrre nuovi brani.”
Stefano Bif – Campania, ITALIA
“Il laboratorio con Francesco Di Bella mi ha aiutato e mi aiuta molto al riguardo. Attualmente, come tutti gli autori/cantautori, ho una cartella con tutte le canzoni “appese”. Una volta era una cosa che mi spaventava ed inquietava, così come avevo paura dei pensieri sfuggenti e degli stimoli che non riuscivo a buttare giù prima che fosse troppo tardi.
Oggi non è più così. Credo sia solo questione di consapevolezza del proprio processo creativo: è sempre lì e viene alimentato da stimoli ed emozioni: sembrano sfuggire ma in realtà sono già dentro di te a sedimentare, fermentare. Prima o poi tutto verrà fuori maturo e con la forza necessaria a completare eo scrivere un testo.
Convivo bene con la scrittura, ho un mio metodo: definisco e delineo la mia esigenza espressiva; magari faccio già qualche ipotesi (preparazione?); dopo di che, salvo che per rare occasioni in cui si è fulminati dall’ispirazione, aspetto (incubazione?); dopo un po’ abbandono la città e mi isolo in Cilento per qualche giorno. Nel silenzio assoluto riesco a dare forma a tutto ciò che avevo interiorizzato ed ipotizzato nelle settimanemesi precedenti. Prima dell’incisione, però, c’è sempre una fase di test sia personale, che in qualche evento live: se qualcosa non convince, vai con la riscrittura e quindi si procede con un ulteriore lavoro di cesello che riguarda, ovviamente, non solo il testo ma anche le armonie e le melodie.
Spero di essere stato d’aiuto a chi come me vive di processi creativi musicali! Se volete vi aspetto nel Cilento, risultato garantito!”
Federico Leo – Puglia, ITALIA
Innanzitutto, non mi sono mai considerato un songwriter, sono più quello che apparecchia la tavola, impiatta, o dà l’ultima passata di grill nel forno. Proprio per questo motivo però ho visto tante canzoni morire dalle mani di chi invece scrive davvero, con metodo ed esperienza.
Ma cos’è una canzone? Un testo su una melodia e degli accordi? Boh. Se così fosse sarebbe molto semplice maneggiarle, invece credo che in una canzone ci sia molto di più: intimità e aspettative soprattutto. E se è questo, per concludere la scrittura di un brano “basta” cercare di porsi all’esterno di sé stessi, valutare la credibilità di quello che si è scritto e le sue potenzialità nel mercato, come se quell’opera non fosse nostra. Complicato in effetti, ma si può. Oppure si può trovare un partner come me, che non scrive davvero ma ti fa da specchio! Ho due esperienze tra le altre, al riguardo.
Sebastiano dei TU è più un compositore che un cantautore, e non credo abbia mai avuto problemi a terminare una canzone. Si parte da una frase detta anche per caso, e poi lui costruisce il castello intorno…e io il più delle volte lo distruggo. Le altre volte invece gli suggerisco i cambiamenti che vedo dall’esterno, e insieme lavoriamo a perfezionare. Però i TU hanno un disco pronto da un paio d’anni, che abbiamo deciso di non far uscire e di percorrere altre strade, quindi questa è una modalità che non consiglio ai malati di cuore.
Leila invece, che reputo uno dei talenti più grandi con cui mi sia capitato di collaborare, in questi ultimi due anni in cui abbiamo lavorato al nuovo album avrà scritto, a mia memoria, un centinaio di canzoni. Le sue canzoni però sono diverse nello stadio iniziale, sono delle parole che hanno già un suono, ma non delle note. Potrebbero diventare qualunque cosa, e di fatto lo diventano perché a volte lo stesso brano viene riarrangiato 3 o 4 volte in maniere completamente diverse, il testo cambia, eppure la “canzone” rimane. Anche con lei abbiamo un cimitero di canzoni alle spalle, terminate e non, ma di quelle che abbiamo davvero ci sentiamo convinti al 100%, e non sarebbe stato possibile senza questo sterminio.
In generale credo questo: se non riesci a chiudere un brano, forse è perché non ne sei convinto, o forse hai paura di terminarlo perché vorrebbe dire abbandonare un pezzo di te e buttarlo nella mischia, dove potrebbe essere stropicciato e calpestato. Quindi forse il problema non è che non lo sai chiudere, ma che non hai preso la strada giusta, e devi tornare indietro, o hai paura di arrivare e allora, forza e coraggio, devi andare avanti.”