Camillo Records è una nuova realtà tutta siciliana, 6 ragazzi con la voglia di fare musica e di raccontarsi. Abbiamo avuto occasione di parlare con Mario, in arte Hawaiian, che fa parte del progetto e ci ha raccontato cosa bolle in pentola.
Ciao Mario, torniamo a parlare con te dopo un po’ di tempo. Oltre Hawaiian oggi hai un nuovo progetto. Cos’è Camillo Records?
Ciao! È sempre bello parlare con voi.
Oggi vi presento la Camillo Records, un collettivo di artisti siciliani nato dalla voglia di unire la forza e l’esperienza di ognuno per cercare di fare ciò che sempre ci ha appassionato ed accomunato: musica.
Durante la nostra ultima chiacchierata ci parlavi di dare risalto ai talenti in Sicilia. Ora il tuo nuovo progetto è 100% Siciliano. Chi ti accompagna in questa nuova avventura? Ci presenti gli altri?
Le cose non sono cambiate dall’ultima volta. Emergere in Sicilia è tutt’ora difficile, a maggior ragione se non vivi in una grande città come Catania o Palermo ma vivi a Gela, un paese in provincia di Caltanissetta. La Camillo Records al momento comprende sei artisti:
Il sottoscritto, Mario Manfrè, in arte Hawaiian, cantante classe 95 nato artisticamente nell’ambiente pop/punk e punk/rock e poi trapiantato su sonorità più elettroniche;
Luca Sanfilippo, in arte 6ear, cantante classe 97 con un background prettamente R’n’B made in USA;
Christian Ferrante, in arte Nessuno, social media manager e cantante classe 94 con l’hip hop nel sangue;
Salvo Longo, in arte LEWA, cantante classe 00, golden boy della Camillo cresciuto a pane e Club Dogo;
Alessio Nastasi, in arte AleN, producer classe 95 che ha trovato nella musica la via di fuga dai pensieri negativi;
Giorgia Parisi, in arte Asleep, cantante classe 98, first lady del gruppo con influenze orientali che la portano a cantare, oltre che in italiano e in inglese, anche in coreano e in giapponese.
Il 20 Dicembre è uscito il vostro primo brano quindi raccontateci un po’, com’è nato? Come siete riusciti a mettere insieme gli impulsi creativi? Come scrivete?
Gli impulsi creativi arrivano quando meno te li aspetti, è proprio in questo che risiede il concetto di arte secondo me. Abbiamo la fortuna di avere uno studio di registrazione nostro in cui stiamo praticamente tutto il giorno tutti i giorni. “Tuta di Kappa”, ad esempio, è nata da un’idea mia e di AleN.
In quel momento eravamo da soli in studio. Fatto il beat abbiamo chiamato gli altri. Sono venuti tutti in studio ed erano così presi che hanno voluto scrivere tutti qualcosa. In un’ora abbiamo chiuso il pezzo. È stato pazzesco, davvero.
E per te che vieni da un progetto in solitaria come è stato scrivere con altri?
Mi è sempre piaciuto cimentarmi in nuove avventure e nuove sfide e quando abbiamo pensato di iniziare questo progetto l’entusiasmo e la voglia di fare dei ragazzi mi hanno coinvolto in un modo che non mi sarei mai aspettato. È stato tutto quasi naturale, non mi è mai pesata la cosa.
La Camillo Records è diventata una famiglia ormai.
Siete tutti artisti: cantate, scrivete e componete ma avete iniziato un progetto con una visione più ampia, che abbracci anche la parte di presentazione visuale. Un approccio davvero a 360°. A cosa mirate?
Ciò che ci interessa principalmente è condividere ciò che abbiamo da dire nel modo più completo e virale possibile.
Stiamo sempre in studio per migliorarci costantemente sotto ogni punto di vista.
Nessuno di noi è stato mai abituato al “chiedi e ti sarà dato”, ognuno di noi si è sudato ogni piccolo traguardo e forse è questo che ci fa avere così tanta fame.
Saremo sazi quando il rumore degli applausi coprirà quello dei pensieri.
Gli altri artisti Siciliani, c’è qualcuno che vi piacerebbe invitare a lavorare con voi nel vostro studio? Qualcuno che sentite vicino come stile?
Di artisti che vorremmo invitare in studio o con cui comunque vorremmo collaborare ce ne sarebbero tanti. La scena italiana sta vivendo il suo momento migliore.
Siamo nella golden era, come dice Ensi.
Noi stiamo cercando di ampliarci per dare voce a tutti gli artisti emergenti della nostra regione ma a livello di collaborazioni allo stato attuale ci piacerebbe avere un riscontro anche con artisti al di fuori della nostra realtà per crescere sempre di più e per enfatizzare il concetto di unione che dovrebbe essere alla base di tutto.
Speriamo di risentirci presto, noi abbiamo ancora tanto da dire.