I BMC, Big Mountain County, vengono da Roma e suonano psych-rock e sono i nuovi artisti del mese di MTV New Generation. Abbiamo avuto il piacere di incontrare Alessandro, voce dei BMC, e di fargli qualche domanda.
Ciao Alessandro, come nascono i BMC?
I BMC sono una formazione psych-rock nata nel 2012 dall’incontro tra me e Francesco Conte. Ero appena arrivato a Roma dalla Sicilia e ho avuto la fortuna di condividere il primo appartamento proprio con Francesco. Suonava spesso nella sua cameretta ed è venuto tutto spontaneo. Abbiamo iniziato a suonare quasi immediatamente e dopo poco abbiamo fatto un paio di concerti a Roma in duo. Poi, sapendo che Bruno Mirabella, con cui avevo già avuto l’esperienza Boilers, era a Roma ho provato a convincerlo ad entrare nella band. Dopo qualche dubbio iniziale – dato che all’epoca suonava già con diverse formazioni – e in seguito a un live al Fanfulla si è convinto e si è unito alla ‘Contea’. A questo punto mancava un quarto componente. Abbiamo inizialmente conosciuto Bob chiedendogli di registrare, in qualità di fonico, alcuni brani. Nel 2013 si è unito a noi come bassista e abbiamo subito registrato e autoprodotto un 7 pollici. La registrazione è stata fatta a Dal Verme nell’estate del 2013 e qualche mese dopo siamo partiti per un rocambolesco tour nell’Europa dell’Est, principalmente in Ex Jugoslavia. Abbiamo così iniziato un’avventura che ci vede insieme da 4 anni. Siamo una famiglia ben consolidata.
Poi nel 2014 avete vinto Arezzo Wave Lazio. E’ stato importante per voi?
Onestamente il fatto di partecipare ad un contest è stato fatto per gioco. Un po’ come sfida. Era la prima volta che partecipavamo ad un concorso. Se è stata in qualche modo utile per noi? In effetti su Roma ci ha dato un po’ di visibilità e il giorno dopo aver suonato ad Arezzo abbiamo partecipato a Roma Brucia nell’ambito del festival di Villa Ada, un palco molto grande con un pubblico piuttosto numeroso rispetto a quello a cui eravamo abituati sino a quel momento.
Ora siete artista del mese su MTV New Generation…
E’ un periodo pazzesco. E’ andata così: noi abbiamo caricato il nostro singolo “Fun Fun Boogie” sul portale MTV New Generation e siamo stati inizialmente contattati dalla redazione che ci ha comunicato che eravamo artisti della settimana e quindi il video avrebbe avuto visibilità sul sito e sui canali Social di MTV New Generation. Dopo qualche tempo ci hanno comunicato che saremmo diventati artisti del mese e quindi avremmo avuto visibilità su MTV Music su Sky. Per noi è stata una gran figata! Siamo un gruppo che aveva sino ad allora avuto visibilità solo su canali underground. Per la prima volta abbiamo avuto accesso ai canali mainstream. Parallelamente la trasmissione “Uno scherzo perfetto” di Teo Mammuccari ha utilizzato un nostro brano all’interno di una puntata. Insomma per noi la contemporaneità di questi due eventi hanno creato la sensazione di aver accesso a nuovi canali e ad una rinnovata visibilità. “Fun Fun Boogie” ci sta aprendo diverse nuove opportunità ed è in rotazione su diverse radio. Sta uscendo dalla solita cerchia degli appassionati del genere psych e garage. Ora stiamo lavorando ad un disco nuovo. E posso anticipare che ciò che ci piace produrre non è necessariamente etichettabile nel genere psych-rock. Stiamo cercando di portare varie influenze che singolarmente abbiamo per via degli ascolti diversi che facciamo.
Siete stati spesso a suonare in giro per l’Europa. Quali differenze avete trovato con l’Italia?
Mi dispiace cadere un po’ nei soliti stereotipi ma – ahimé – la differenza più grande riscontrata oltre confine è è la capacità da parte del pubblico di sapersi divertire e di sposare l’attitudine della band. Non è sempre stato così, ma nella maggior parte dei concerti che abbiamo fatto, la qualità del feedback e dell’interazione con il pubblico è stata decisamente sorprendente. Anche la stessa scelta di suonare più all’estero che in Italia è semplicemente legata ad una questione di richiesta. I BMC sono al momento più richiesti in Europa. Quest’anno andiamo allo Zsiget. E partecipiamo fuori dal concorso. Semplicemente come band in cartellone. Ci hanno chiamato per suonare. A fine luglio suoneremo al Binic Folks Blues Festival in Francia, dove suonano tanti nomi internazionali. A fine giugno siamo al Fingers Up in Repubblica Ceca. Sono tutte occasioni nate con i tour che abbiamo fatto in passato. I promoter ci hanno visto live in giro e ci hanno chiamato. Quello che abbiamo coltivato all’estero oggi ci sta ripagando. Percepiamo un effettivo riscontro.
Che idea avete della scena italiana rock’n’roll e psych rock in Italia?
Per quel che riguarda la scena rock’n’roll e psych-rock in Italia siamo combattuti. Ci sono tante realtà interessanti. Quello che percepiamo è che c’è poca volontà di fare rete con le realtà vicine. Da un lato, stanno crescendo il numero dei festival e questa è senza dubbio una cosa positiva. Seppure la scena è in crescita, riscontriamo qualche difficoltà nel muoversi all’interno. Manca coesione. La scena Psych italiana non si muove insieme. Noi siamo convinti che esista una scena e non si può far finta che non ci sia. Insieme possiamo creare qualcosa di grande. Invece così rimane sempre quella percezione di autoreferenzialità. E poi ti accorgi che esistono fenomeni come i Tame Impala che a livello internazionale stanno spaccando e hanno un pubblico enorme.
Perchè Soundreef?
Abbiamo scelto Soundreef perché ci ha dato subito una percezione di trasparenza ed immediatezza. I canali di comunicazione con le persone che ci lavorano sono efficaci e praticamente immediati. Non c’è quel distacco che hai con SIAE in cui non sai mai se ti risponderanno, chi ti deve rispondere, etc… E’ bello avere qualcuno che ascolta le tue esigenze, che ti sa dare consigli e supporto. Inoltre posso dire che siamo rimasti colpiti dal sistema di monitoring Radio e TV. Ha beccato subito i nostri passaggi TV.
Grazie Alessandro ed in bocca al lupo ai BMC!