Come accorciare le distanze in questo periodo di #iorestoacasa? Le band hanno dovuto organizzarsi velocemente per non smettere di curare i loro progetti musicali, anche durante la quarantena. Abbiamo chiesto ai nostri artisti come si sono organizzati. Ecco cosa ci hanno raccontanto Marāsma, Il Terzo Istante, Shefound, Go Go Ponies, Hydronika, Le Cause Perse.
Ciao! Band e quarantena, come state portando avanti il vostro progetto musicale in questi giorni in cui non è possibile riunirsi per suonare?
Le band Soundreef non sembrano essersi perse d’animo in questi giorni difficili, mantenendosi il più attive possibili.
Alcuni di loro aspettavano questi mesi per rilasciare dei nuovi singoli, come i Marāsma che hanno rimandato tutto, ma poi hanno dato vita alla canzone “Allungami le mani”, durante una diretta Instagram. Di un’altra idea invece gli Shefound, che hanno deciso comunque di rilasciare i loro pezzi e si dicono contenti perché i nuovi tempi della quotidianità hanno permesso di ricevere ascolti da chi solitamente non si sarebbe dedicato alla musica in streaming.
Non mancano le iniziative live straming, come quelle degli Hydronika, che hanno prodotto un concerto virtuale unplugged sul loro canale Youtube. Comporre, confrontarsi, sentirsi vicini, sono le parole chiave per le nostre band, anche per chi decide di non dedicarsi allo streaming, come i Go Go Ponies, per non tralasciare quella parte di identità che non è solo legata al fare musica, ma anche alla vita dei Live.
Per tutte le band è comunque un periodo in cui concentrarsi sulla musica, e approfittare della tecnologia anche per finire nuovi lavori, come Le Cause Perse ed il loro album “La Fine Del Mondo Reale”, o per scambiarsi nuovi stimoli e suggestioni per quando saremo pronti a ripartire, come stanno facendo i ragazzi di Il Terzo Istante.
Processo creativo: come nascono solitamente i vostri brani? Lavorate tutti insieme sin dai primi step? Come sono cambiati i processi compositivi in questo periodo
Sono Il Terzo Istante i primi a dire che “riteniamo che lo scambio, l’essere fisicamente nello stesso posto sia fondamentale per i musicisti, per la musica e per il processo creativo che ne è alla base”, il loro processo creativo è sempre stato dettato dal momento. Il messaggio è chiaro, essere intraprendenti e aver voglia di fare va bene, come va bene fermarsi e non forzarsi troppo. Per Le Cause Perse, i brani partono solitamente da un’idea del cantante, anche se in questo periodo la loro concentrazione è tutta volta a finalizzare il disco. I brani continuano ad essere scritti singolarmente dai componenti ma non saranno terminati finché non si arriverà in sala prove e ci si potrà lavorare tutti insieme, per gli Shefound funziona così il processo creativo.
E se anche non si può andare in sala prove, l’abbuffata di serie tv e film che sta scandendo le quarantene di chiunque aiuta i Go Go Ponies ad avere tantissime nuove idee: è dai b-movie, dalla fantascienza e dall’horror che prendono ispirazioni per riff o idee melodiche.
Le nostre band poi non smettono di incontrarsi in chat! C’è chi come i Marāsma si scambia arrangiamenti abbozzati, ognuno con il proprio strumento, o chi come gli Hydronika tra un messaggio e l’altro ha creato anche la struttura base di un brano.
E nella quotidianità, come la vivete? Un consiglio per un flow di lavoro ottimale?
Lo “smart working” può essere difficile per un musicista, e c’è chi non se la sente di dare consigli, e dice di vivere la quarantena cercando di nutrire corpo e mente, come Le Cause Perse e i Go Go Ponies. L’importante per tutti è mantenere un mindset positivo e fare musica quando si ha l’ispirazione, sono gli Hydronika che tra un app ed un device a dirci che è importante non farsi prendere dall’ozio, anche perché, come ci ricordano gli Shefound: “i viaggi sono proibiti, ma non quelli mentali”. Per mantenersi attivi i Marāsma ci parlando di una piccola scaletta quotidiana, uno step by step che sappia tener conto degli alti e bassi, l’ultimo consiglio è dei Il Terzo Istante che parlano di una postazione di lavoro “comoda e soprattutto il più possibile pronta all’uso, per fare in modo che sia immediatamente accessibile appena ti viene voglia di suonare”.
Come pensate che questa esperienza della lontananza forzata peserà nel processo compositivo una volta finita questa parentesi di social distancing?
Iniziano la riflessione gli Shefound: “ il concentrarsi in maniera così esclusiva sulla stesura dei brani ci permetterà di individuare i punti di forza e di debolezza del nostro processo creativo, a livello di band ma anche a livello individuale”. Qualunque sia il modo in cui ognuno di noi ha deciso di trascorrere questo periodo così inaspettato, abbiamo sicuramente imparato “ad ingegnarci” – dicono Le Cause Perse.
Per Il Terzo Istante l’impatto non sarà tanto sul processo compositivo ma sulla fruizione della musica live, almeno nei mesi immediatamente successivi alla riapertura e: “nel migliore dei casi, ci accorgeremo di quanto è bello andare ai concerti”.
Quando si potrà ripartire le band Soundreef saranno pronte, i Marāsma si dicono “più carichi di prima” e anche i Go Go Ponies, dopo aver avuto più tempo per riorganizzare i materiali e crearne di nuovi, sono d’accordo con loro. Il desiderio di tutti viene espresso ad alta voce dagli Hydronika: “amiamo la rete, la usiamo moltissimo, ma l’esperienza dal vivo è un’altra dimensione, il palco ci manca moltissimo e speriamo di tornare presto a suonare.”
Le ultime parole sono di incoraggiamento, prima di salutarci sono Le Cause Perse a ricordarci che ogni cambiamento può rappresentare un’opportunità: “lo diciamo spesso ultimamente: la musica ci ha sempre salvato, e ci salverà anche questa volta”.
Alcune delle nostre band hanno prodotto dei contenuti streaming prima della quarantena, come i Go Go Ponies, altre non hanno smesso di utilizzare lo streaming e gli strumenti da remoto per fare musica, come Marāsma, Shefound, Le Cause Perse, Hydronika. Non perdetevi i loro contenuti!
Grazie Marāsma, Il Terzo Istante, Shefound, Go Go Ponies, Hydronika, Le Cause Perse, in bocca al lupo!
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