Ci siamo trovati faccia a faccia con Adriano Bono, voce storica dei Radici nel Cemento e master di cerimonia presso il Reggae Circus, che interessato ai progetti Soundreef ci ha sottoposto delle interessanti domande prima di procedere all’iscrizione al servizio “Soundreef Live!”.
In controtendenza rispetto al solito, stavolta l’intervista ce la facciamo fare noi…
Adriano Bono – Ho letto che si può richiedere la Limitazione di Mandato alla SIAE anche soltanto per quel che riguarda i concerti dal vivo ed i passaggi radiofonici non verrebbero toccati da questa limitazione di mandato. Confermi?! Quale sarebbe quindi la dicitura corretta da inserire nel campo ‘diritti’ sul modulo della Limitazione di Mandato da mandare alla SIAE?
Soundreef – Assolutamente si. E’ possibile chiedere la Limitazione di Mandato a SIAE anche solo per una categoria di diritti (ad esempio, i “Diritti di Pubblica Esecuzione” quindi i concerti).
La dicitura esatta dei diritti da limitare, nel caso in cui si voglia usufruire del servizio “Soundreef Live!”, è “diritto di pubblica esecuzione, compresa la pubblica esecuzione cinematografica e quella realizzata con qualsiasi altro procedimento tecnico di riproduzione”.
In questo caso, viene revocato a SIAE solo il mandato a riscuotere royalties sui concerti per farlo amministrare a Soundreef. Mentre tutti gli altri diritti rimangono gestiti da SIAE.
Adriano Bono – E’ vero che le canzoni che uno normalmente esegue dal vivo e che a suo tempo sono state depositate in SIAE con editore passando a Soundreef non si potrebbero più suonare dal vivo a meno che anche l’editore (o gli editori) siano d’accordo, richiedano analoga limitazione di mandato alla SIAE e si iscrivano a Soundreef? Nel caso in cui gli editori accettassero, cosa bisogna dirgli di fare esattamente? Se alla fine l’editore non accettasse invece, ci si ritroverebbe nella situazione di non poter suonare dal vivo alcuni dei propri pezzi?!
Soundreef – Si, è vero che anche gli editori devono essere d’accordo nell’affidare la gestione delle royalties generate dalle esecuzioni dal vivo a Soundreef.
Il problema che può sorgere in questo caso è che per un editore la limitazione di mandato deve essere fatta necessariamente su tutto il repertorio che gestisce, il che potrebbe non essere in linea con le esigenze dell’editore stesso. Tuttavia possiamo trovare della soluzioni a questa problematica esaminando più attentamente il rapporto tra te ed il tuo editore. Per gestire le edizioni con Soundreef non è necessario costituire una società, ma può essere fatto anche a livello nominale, oltre a non avere alcun costo di iscrizione. Bisogna valutare caso per caso.
Adriano Bono – Nel caso in cui, in una serata, non si fosse l’unico artista in scaletta, ma ce ne fossero molti altri. Davvero in questo caso l’organizzatore pagherà una parte alla SIAE e un’altra parte a Soundreef e continuerà a trovare la cosa conveniente?
Soundreef – Assolutamente si, è possibile organizzare serate “miste” o Festival con più artisti, alcuni iscritti a Soundreef ed altri a SIAE. L’organizzatore dovrà pagare due licenze la cui somma dei costi non potrà essere superiore alla licenza per una serata identica con soli artisti SIAE. Soundreef si occupa di seguire l’organizzatore in tutti i passaggi.
Adriano Bono – Altri rischi potrebbero arrivare da situazioni in cui il promoter non vuole saperne, perché magari ha un rapporto personale consolidato da anni con il funzionario SIAE di zona e non vuole rovinarlo, quindi si rifiuta di pagare Soundreef e tira dritto con la richiesta di licenza alla SIAE, che mette lui in condizione di fare lo spettacolo e taglia fuori l’artista dalla raccolta dei miei diritti. Potrebbe farlo?!
Soundreef – Nel momento in cui l’artista fa una scelta, l’organizzatore ha l’obbligo di pagare la licenza alla società che gestisce i diritti d’autore dell’artista.
Adriano Bono – Se invece il promoter è troppo pigro o troppo all’antica per fare la procedura on-line di Soundreef, può un artista chiedere da sé una licenza a Soundreef per un suo spettacolo (e poi chiedere un rimborso per la spesa al promoter conteggiandolo nel cachet totale) oppure solo l’organizzatore dell’evento può chiedere la licenza a Soundreef?
Soundreef – E’ una cosa che ci sentiamo di sconsigliare quella di accorpare cachet e diritti d’autore che sono cose ben diverse l’una dall’altra. Per legge un organizzatore è tenuto a pagare una licenza per l’esecuzione dal vivo di brani di un dato autore. La licenza deve essere chiesta da chi risulta essere organizzatore della serata.
Va anche tenuto di conto che una licenza può essere evitata per gli iscritti Soundreef se espressamente richiesto dall’artista.